Netflix, il colosso dell’intrattenimento via streaming, da qualche tempo in crisi per via della concorrenza (es. Disney+, Paramount+, HBO Max), ha annunciato novità in tema di gaming, di reality tv show, ma anche tagli ai costi e nuovi cambiamenti dirigenziali. Il tutto mentre muove i primi passi in direzione di un’offerta low cost supportata dalla pubblicità.
Nei mesi scorsi, Netflix ha accusato il suo primo calo di utenti nel corso della sua storia e questo ha imposto all’azienda co-diretta da Reed Hastings una maggior consapevolezza di come e dove spenda i propri soldi, e del fatto che le spese vadano commisurate all’andamento dei ricavi. In tal senso, è stata già intrapresa una mossa, come si è desunto da un documento inviato nei giorni scorsi all’ente di vigilanza SEC, col quale si rende noto che, dal 27 Giugno, prenderà servizio, alle dipendenze del CFO Spencer Neumann, un nuovo capo contabile, Ken Barker, con un passato presso Deloitte & Touche LLP e Sun Microsystems, che di recente ha ricoperto il ruolo di Senior VP Finance presso Electronic Arts.
Barker succederà nel ruolo a JC Berger, che il 10 Giugno scorso ha lasciato l’azienda dopo 15 anni di impegno continuativo. Non è chiaro se il nuovo assunto abbia già iniziato a operare, ma qualcosa si è già verificato, a livello occupazionale, in quel di Netflix. Variety ha anticipato che la piattaforma, dopo i licenziamenti di Maggio, ha silurato altri 300 dipendenti (su un totale di circa 11mila), afferenti a varie funzioni, per lo più concentrati negli USA, quale mossa perché i costi “crescano in linea con la nostra crescita dei ricavi più lenta“. Al momento, non è chiaro se seguiranno altri licenziamenti in futuro, ma i due co-CEO, Hastings e Sarandos, secondo The Hollywood Reporter, hanno tranquillizzato lo staff asserendo che hanno “in programma di tornare a un corso più normale degli affari in futuro“.
Un’altra strada per invertire la tendenza sarà quella del varare abbonamenti più convenienti supportati dalla pubblicità. A tal proposito, secondo CNBC, che ha riportato il parere di una fonte che si è trincerata nell’anonimato, la piattaforma si sarebbe data 2-3 mesi per mettere un dirigente senior a capo di un team dedicato al progetto e nel contempo si sarebbe impegnata nello scegliere un partner pubblicitario. Per questo motivo, al festival internazionale della pubblicità Cannes Lions la grande N, in veste di Sarandos, avrebbe già intrapreso alcuni incontri, nello specifico, con Google (leader della pubblicità, attivo nei video con YouTube e negli abbonamenti con YouTube Premium e YouTube TV), con Roku (realizzatore di dongle per lo streaming e conoscitore “delle tendenze degli abbonamenti supportati dalla pubblicità“) e con Comcast/NBCUniversal (che potrebbe aiutare con Freewheel, la sua “piattaforma digitale di gestione integrata degli annunci pubblicitari“). Interpellata in merito, Netflix ha spiegato di essere ancora alle fasi iniziali dell’idea di un’opzione ad supported e che, quindi, in assenza di decisioni prese, quelle circolate sono mere speculazioni.
Partendo dalle novità più concrete e imminenti, Netflix ha annunciato l’avvio del reclutamento dei concorrenti per il reality show “Squid Game: The Challenge” ispirato all’omonima serie sudcoreana. Da quanto emerso sin ora, si tratterà di uno spettacolo in 10 episodi girato nel Regno Unito, in cui 456 sfidanti si confronteranno in varie prove, eliminandosi (non letteralmente!) turno dopo turno, con lo scopo di arrivare sino in fondo, e vincere il premio di 4.56 milioni di dollari. Di recente, la piattaforma ha ammesso il suo interesse per i contenuti non sceneggiati e per il live streaming e non è escluso che il programma in questione, co-prodotto da Studio Lambert e The Garden, possa rientrare proprio in quest’ambito operativo.
Nel frattempo, il 19 Luglio arriverà, in favore degli abbonati, sia su Android che su iOS, un nuovo videogame. Si tratta di Into The Breach, lo strategico a turni, ideato da Subset Games (apprezzato per il roguelike FTL: Faster Than Light), già mirrorabile sui device mobili via GeForce Now dopo l’acquisto su Steam o Epic ma, in questo caso, in veste di porting ufficiale con tanto di interfaccia touch, ovviamente senza pubblicità e acquisti in-app, in cui si dovrà salvare la Terra alla testa di mech giganti, all’insegna di sfide generate casualmente, sempre diverse.