La crisi del cinema che ha subito già un arresto consistente vede un brusco atterramento anche nelle piattaforme streaming, il colosso Netflix che in epoca pandemia è uno tra i pochi fruibili dagli utenti per intrattenere il pubblico subisce un calo consistente negli abbonamenti, nel primo trimestre ha perso il 25% con 200 000 persone in meno.
Che sia un segnale che il cinema non interessa più a nessuno era evidente, complice il fatto che il catalogo mostra vecchi film già triti e ritriti e le nuove serie tv mancano di mordente che possa interessare gli spettatori, al contrario di Disney plus che ha un catalogo con grandi successi Marvel e nuove proposte interessanti nonchè i classici Disney Pixar e Amazon Prime Video.
C’è una inversione di tendenza, lo spettatore più attento noterà che se non c’è un drastico cambiamento nei film con più creatività, nuovo brio e idee, anche le piattaforme streaming come il cinema in sala andranno a morire. Nel secondo trimestre Netflix rischia di perdere fino a due milioni di utenti se non cambia catalogo.
Non è bastato mettere sul catalogo film candidati agli Oscar come quello di Sorrentino, o il vincitore Il potere del cane, e Tick tick boom bisogna inventarsi qualcosa di più vivo, che attragga una vasta fetta di pubblico, cosa non da poco è il prezzo dell’abbonamento che non invoglia per quello che offre, da nove euro infatti si è passati a 15 euro e la condivisione dell’account.
Netflix in alcune aree del mondo sta cercando di evitare che molti condividano il proprio account con familiari e amici per non andare in perdita, in particolare Stati Uniti e Canada che è la maggior fetta di pubblico non si abbonano più, dedicato sia a giovani teenager con serie tv giovanili che persone più grandi interessate agli ultimi film candidati agli Oscar.