Netflix, qualche settimana fa, ha rivelato d’aver subito il primo calo di utenti della sua storia e, in considerazione del fatto che in futuro la cosa è destinata ad aggravarsi, è corsa ai ripari, annunciando diversi tagli alle produzioni meno convincenti, un maggior impegno nel gaming, e facendo intuire l’accelerazione dei tempi per l’arrivo della pubblicità e per la fine del password sharing. La piattaforma californiana, impegnata anche nell’anticipare i trailer di alcune sue nuove produzioni e nel rilasciare una nuova interfaccia, potrebbe però non essersi fermata qui.
Secondo Deadline, Netflix starebbe considerando di ricorrere al live streaming, per spettacoli comici stand-up (in stile Netflix is a joke, un comedy live di 300 spettacoli organizzati in giro per Los Angeles, con personalità come Dave Chappelle, Pete Davidson e Larry David ma – nel caso del nuovo progetto – dal vivo) e senza sceneggiatura, come talent contest, spettacoli di teatro o gare di ballo (es. Dance 100 dello studio di produzione The Circle – Studio Lambert): lo streaming avverrebbe in realtà in differita di qualche secondo sulla realizzazione dal vivo, per poter intervenire nella moderazione dei contenuti e dei comportamenti che dovessero rivelarsi impropri, e potrebbe prevedere anche un meccanismo di televoto.
Al momento, non sono emersi dettagli che lascino anticipare l’esordio della novità, sulla quale la rivale Apple si è già lanciata, con gli Academy Awards a Febbraio, e con la trasmissione entro fine anno della nuova edizione di Dancing with the Stars (Danzando con le Stelle), e non è nemmeno chiaro se la nuova funzione possa essere usata per occuparsi anche di sport dal vivo, magari come step successivo di contenuti sportivi che già hanno avuto successo (es. il dietro le quinte a episodi in 4 stagioni “F1 Drive to Survive”), sempre sulla scia di Apple che, dopo essersi occupata di football americano, con TV+ potrebbe puntare pure sull’NFL. Quel che viene dato come certo, invece, è che all’interno della piattaforma un piccolo gruppo si sta dedicando allo sviluppo del nuovo prodotto, ancora nelle sue fasi embrionali.
Intanto, Netflix ha pubblicato due nuovi trailer, più corposi rispetto a quello dicembrino, della serie Resident Evil, basata sul noto videogame horror omonimo: nel primo si può notare il personaggio Albert Wesker all’Umbrella Corporation, mentre nel secondo si fa riferimento fatto che lo sviluppo dell’umanità, con poche persone rimaste normali e altri umani e animali trasformati in mostri, potrebbe avere qualcosa a che fare non col T-Virus, ma con il farmaco antidepressivo Joy.
Infine, sembra essere già in distribuzione, via attivazione da server remoto. una nuova interfaccia per la versione web e smart tv della piattaforma, inclusiva di una barra a carosello relativa ai contenuti suggeriti, intervenendo sulle cui miniature se ne potrebbe riprodurre uno. Nella versione per browser il carosello in questione è orizzontale e inferiore, mentre in quella per smart tv è verticale e a destra.