Nel corso di un evento tenutosi allo Steve Jobs Theatre di Cupertino, Apple – il colosso tecnologico cofondato da Steve Jobs – ha presentato, tramite il suo CEO Tim Cook, la vicepresidente di Apple Pay Jennifer Bailey, il designer delle app di Apple Wyatt Mitchell, e molti altri, diversi servizi in abbonamento per l’informazione, il gaming, l’intrattenimento, ed i pagamenti, tutti preceduti dalle iniziative già in essere nel settore di riferimento, ed accompagnati dalla promessa di una grande attenzione alla privacy della clientela.
Apple News +
Apple è sempre più focalizzata sui servizi, personalizzabili, sicuri, curati in ogni dettaglio, basti vedere l’attuale offerta (Apple Music, Apple News, Podcast, Trova il mio iPhone). A questi si aggiunge anche Apple News + (pronunciato “Plus”), presentato come la miglior esperienza unificata per la lettura dei quotidiani (circa 3.000, con abbonamenti digitali premium a testate affermate come il The Wall Street Journal, o emergenti come il Los Angeles Times) e delle riviste (oltre 300). Il servizio ha un design strutturato per far cogliere con immediatezza i titoli, avvalendosi di copertine rese anche tramite video, capace di adattarsi anche agli schermi più grandi, come quelli degli iPad. In esso, vi sono i suggerimenti basati sugli interessi, non redatti da algoritmi ma da editor umani, con i numeri recenti scaricati automaticamente, i contenuti delle riviste sono raggruppati anche per argomenti, ed i macro temi (es. ambiente) vengono formati da storie prelevate da riviste diverse. In ambito privacy, l’azienda ha assicurato che non sarà al corrente di ciò che l’utente leggerà, e che non venderà le informazioni personali (di tracking, preferenze, etc) agli advertisers: il tutto, già disponibile via aggiornamento su macOS e iOS negli USA e Canada, in inglese e francese, costerà 9.99 dollari al mese (sottoscrivendo tutti i singoli abbonamenti, si arriverebbe ad 8.000 dollari!) e, senza costi aggiuntivi, può essere usato dall’intero gruppo familiare.
Apple Arcade
L’App Store offre qualcosa come 300 mila giochi: di questi, quelli di maggior successo sono gratuiti, e vanno a scapito di quelli che, pur acclamati dalla critica, scontano l’essere a pagamento. Per valorizzare anche questi ultimi è nato, all’interno di una finestra separata dell’Apple Store, il servizio Apple Arcade che si propone come un catalogo di giochi in abbonamento, fruibili da device di ogni genere (desktop via Mac, mobili via iPhone e iPad, living room via Apple TV), anche in ottica continuity (iniziando una partita su un device, e terminandola su un altro), off-line (senza bisogno di connettività), con numerose esclusive (oltre 100) al lancio (in autunno) in oltre 150 paesi, sempre prive di pubblicità, e di acquisti in-app (basterà sottoscrivere l’abbonamento): non mancheranno, tra le altre cose, un sistema di parental control (Screen Time), che permetterà ai genitori di sapere quanto tempi i figli passino a videogiocare, tanta privacy (non sarà possibile raccogliere dati sull’utente senza il di questi consenso) e, anche in questo caso, consigli personalizzati da editor umani e condivisione familiare dell’abbonamento senza incorrere in costi aggiuntivi.
Apple TV +
Per offrire una nuova esperienza televisiva, è stato creato (in arrivo in oltre 100 paesi) Apple TV +, un aggregatore in abbonamento (condivisibile con l’intero gruppo familiare) che propone non solo i contenuti iTunes, ma anche quelli dei canali via cavo (es. CBS, HBO, Showtime, pagando solo quelli desiderati), di importanti case di produzione, di personaggi famosi (Oprah Winfrey, Steven Spielberg, Jennifer Aniston), senza pubblicità, on demand, con una sezione per bambini, sia in modalità on che off-line.
Nel caso si sappia già cosa guardare, è possibile chiederlo a Siri ma, diversamente, ci saranno i suggerimenti degli editori, e quelli dell’intelligenza artificiale che, in base agli abbonamenti in essere, proporranno in “Guarda ora” il prossimo spettacolo (potendolo anche riprendere da dove lo si è interrotto).
Per fruire della nuova Apple TV + si potrà usare, come di consueto un terminale Apple sia mobile (iPad e iPhone) che stanziale (Apple TV) ma, in quest’ultimo caso, è da registrarsi un’apertura, visto che l’autunno 2019 vedrà abilitate al servizio le smart TV di Vizio, Sony, Samsung, ed LG, e le tv tradizionali (via dongle Roku e Amazon Fire TV).
Apple Card
L’attuale piattaforma di pagamento di Cupertino, Apple Pay, presente anche nel Bel Paese, si è rapidamente diffusa, tanto da essere molto accettata anche nei negozi fisici (99% in Australia, 70% negli USA, di più in Canada e UK): entro l’anno arriverà in oltre 40 paesi, con l’obiettivo di totalizzare – nel corso del 2019 – quota 10 miliardi di dollari di transazioni.
Partendo da quest’esperienza, e per offrire di più, con l’aiuto di Goldman Sachs e MasterCard, è nata – in arrivo verso l’estate – la Apple Card: intesa come carta di credito virtuale, potrà essere attivata grazie all’iPhone, trovando alloggio nell’app Apple Pay, e sede protetta nello stesso chip crittografico di quest’ultima. Fondamentalmente, potrà essere usata (dietro validazione con Touch ID o Face ID) per gli acquisti fisici, online, anche in ottica revolving (pagamenti rateali, senza penalità saltando una rata), e per i micropagamenti tra gli amici: usarla non comporterà commissioni, ma solo bassi tassi di interesse, e permetterà di ottenere ogni giorno dei parziali rimborsi (daily cash), del 2% quando si paga ricorrendo all’Apple Watch o all’iPhone (o del 3% in caso di acquisti direttamente da Apple), usabili per saldare il conto, da inviare agli amici, o da spendere nei negozi.
Sarà presente anche come carta fisica, in titanio, seppur priva di data di scadenza, di numero della stessa, e di codice di sicurezza: adoperandola, il cashback scenderà all’1.2%, ma la comodità sarà mantenuta con l’assenza dell’obbligo di firma, con la possibilità di aggiornare i dati della carta (es. indirizzo dell’utente) tramite messaggini, usabili (dall’app Messaggi) anche per porre qualsivoglia domanda relativa alla Card: in ogni caso, nell’app Wallet arriveranno feature che permetteranno di tenere sotto controllo gli acquisti della Apple Card, come – ad esempio – il raggruppamento smart delle spese (comunque classificabili), rese di facile interpretazione ed associate sulle Apple Maps. Il tutto, però, avverrà sfruttando l’intelligenza dello smartphone, in modo che nulla venga trasferito all’esterno, e che Apple non sappia cosa è stato comprato, a che prezzo, e dove.