Zuckerberg sfida Musk. Quale tra Threads e Twitter sopravviverà?

Meta ha lanciato "Threads", una nuova app che punta a fare concorrenza a Twitter di Elon Musk. La sfida tra Mark Zuckerberg ed Elon Musk si fa sempre più rovente.

Zuckerberg sfida Musk. Quale tra Threads e Twitter sopravviverà?

La notizia che ha fatto il giro del mondo in questa ultima settimana è stata che Meta ha lanciato ufficialmente la sua nuova app, che si chiama “Threads“.

Infatti a distanza di pochi giorni dalla sua pubblicazione, essa è stata già installata da 100 milioni di persone nei 100 paesi in cui è stata rilasciata. In Europa, quindi anche in Italia, però a causa della stringenti norme vigenti in materia di Privacy, per ora non è possibile ottenerla sia dall’App Store che da Google Play (i negozi digitali delle app di Apple e Google), ma in via non ufficiale si può installarla, ad esempio, nei dispositivi con sistema operativo Android, scaricando l’opportuno APK e procedendo poi con l’accesso, utilizzando il proprio account Instagram. Nel caso non se ne possegga già uno, è possibile crearlo seguendo le istruzioni fornite dalla piattaforma. 

Perché Meta ha lanciato Threads

Lo scopo di Meta è quello, appunto, di creare un’app concorrente a Twitter, creata dal Team di Instagram, che punta a portare via utenti dalla piattaforma di Elon Musk, che in questi ultimi tempi sta riscontrando un po’ di problemi. Infatti da quando Twitter è stata acquistata dal magnate americano, all’interno dell’azienda sono successe molte cose come, ad esempio, il licenziamento dei dirigenti e metà dei dipendenti, attraverso un’e-mail, riducendo così il numero di essi da 10.000 a 5.000. Inoltre la società non è più quotata alla Borsa di New York e, diventando privata,  ha meno obblighi di trasparenza.

Poi c’è la questione della riduzione sui controlli di ciò che viene twittato, lasciando spazio perciò a post offensivi, insulti razzisti, omofobi, ecc… Tutto questo sta portando gli utenti a cambiare piattaforma ed emigrare verso nuovi social come Threads, Mastodon oppure BlueSky, anche perché Musk sta spingendo per avere ricavi maggiori dando vantaggi a chi compra la famosa “spunta blu”, cioè gli account premium, rispetto agli account normali. 

Come funziona l’app Threads

L’account Instagram di Threads, per i più curiosi e un po’ nerd, è stato creato ufficialmente negli Stati Uniti nell’aprile del 2023, ma è stato reso pubblico e verificato dalla stessa piattaforma nel luglio 2023. Quindi si potrebbe pensare che sono un po’ di mesi che Meta stia effettivamente pensando di dare vita a un nuovo servizio pensato per creare un luogo in cui condividere il proprio punto di vista attraverso post, ai quali le persone possono reagire, rispondere e condividere.

Una volta aperta la nuova app di Meta, dunque, si può subito notare che sono presenti delle funzionalità molto simili a Twitter, poiché è un’app di microblogging e si basa perciò sulla composizione di testi e/o la condivisione di link, foto e video. Inoltre nel feed, sotto a ciascun post, chiamato anche thread, si possono trovare i pulsanti mi piace, commenta, ripubblica e condividi, i quali sono utilizzati, a loro volta, anche nel social network di Donald Trump, che si chiama “Truth Social“, solo che qui vengono chiamati in maniera differente, pur avendo le stesse icone grafiche. 

La cosa molto interessante che colpisce di primo impatto di questa app è sicuramente il feed, che essendo la versione testuale di Instagram, mostra sia i contenuti consigliati che i post delle persone seguite, adottando degli appositi controlli per la gestione della privacy, così da rendere più facile e funzionale l’app. Non si esclude, però, che dalle prossime versioni dell’app i post consigliati potrebbero essere sempre più mirati in base agli interessi di ciascun utente.

 Quali sono i vantaggi di Threads

Quindi per adesso Threads risulterebbe migliore rispetto alla rivale Twitter, perché a differenza sua non dispone della funzionalità degli hashtag, della modifica di un post del feed, dell’invio dei messaggi diretti verso gli altri utenti e la ricerca di testi o frasi specifiche, ma è possibile, invece, poter creare post in cui sono presenti testi, link, 10 foto in un unico post e video di massimo cinque minuti.

Un’altra funzionalità che potrà essere attivata è Meta Verified, la cosiddetta “spunta blu”, che al costo di 16,99 € al mese da la possibilità all’utente di essere verificato tramite carta d’identità e avere più garanzie come il badge di verifica, maggiore protezione dell’account, adesivi unici e assistenza quando se ne ha bisogno. Per poter disporre di questo servizio è necessario effettuare l’acquisto dell’abbonamento mensile nel proprio profilo Instagram, per poi ritornare nell’app Threads e visualizzare accanto al proprio nome utente la spunta blu. 

Come ha reagito Musk alla notizia della creazione di Threads

Musk aveva saputo che Meta stava lavorando a Threads, una nuova piattaforma che è molto simile a quella di Twitter. Per questo motivo egli ha twittato un messaggio dove sosteneva di voler avere un combattimento in gabbia con Zuckerberg, che prontamente ha risposto al tweet chiedendo di inviargli la posizione. Il luogo scelto per il match sarebbe stato il Las Vegas Octagon, un ring circondato da una gabbia, che si trova a Las Vegas, Nevada, dove vengono combattuti gli incontri dell’Ultimate Fighting Championship (UFC).

Il botta e risposta tra i due è continuato, tanto che dopo essere divenuto virale, gli utenti discutevano su chi sarebbe stato il vincitore, mentre altri pubblicavano meme che pubblicizzavano le locandine dell’incontro. Come luogo della sfida era stato anche ipotizzato il Colosseo, che è il simbolo delle sfide dei gladiatori ai tempi dei romani, ma il nostro Ministero della Cultura ha smentito la notizia e ha fatto sapere che un duello di arti marziali miste non sarebbe possibile farlo nel Colosseo. La battaglia tra i due continua. Nel frattempo Zuckerberg si gode il successo della sua nuova creatura e come scrive qualcuno su Threads: Zuck 1 – 0 Elon. 

Quali sono gli obiettivi che vuole raggiungere il nuovo social targato Meta 

Dal suo lancio Threads ha raggiunto già un obiettivo inaspettato, cioè quello di raggiungere un milione di utenti in un’ora, mentre ChatGPT ha impiegato 5 giorni, Instagram 2 mesi e mezzo, Spotify 5 mesi, Facebook 10 mesi e Twitter 2 anni. Questa cosa è positiva, anche perché Meta punta a creare un social decentralizzato, ossia libero e diverso da Twitter, poiché darebbe la possibilità ai propri utenti di interagire con altre piattaforme chiamate fediverso come Mastodon, che è una piattaforma open-source sostitutiva di Twitter, e viceversa.

Un altro obiettivo che vorrebbe raggiungere Meta è quello di integrare in Threads la tecnologia ActivityPub, che permette di creare una rete interconnessa tra diverse piattaforme o social network nel fediverso. In questo modo tutti farebbero parte di un sistema, o meglio di una sorta di famiglia interconnessa, che permetterebbe di vedere i post e seguire i contenuti di un social network da un altro. La notizia però ha destato preoccupazione nella community di Mastodon, in quanto sarebbe la prima volta che una società privata utilizza un social network decentralizzato, ovvero che non memorizza tutti i dati dei suoi utenti e li vende a terzi.

 

 

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