Nelle scorse ore, il microblog Twitter, per giunta in preda a un diffuso down in India (con diffusi problemi di accesso), e a una non insignificante fuga degli utenti, ha avviato il processo di razionalizzazione della sua forza lavoro – leggasi licenziamenti – dopo l’esordio di Musk alla guida del social, con la messa alla porta dei 4 principali manager dell’azienda.
In passato, Elon Musk aveva più volte ribadito come in Twitter i costi superassero i ricavi e ch, per invertire questo trend, e rendere la piattaforma finalmente redditizia, sarebbe stato necessario fare di più con team più leggeri: per un po’, dopo il closing, il 28 Ottobre, c’è stato un vero e proprio balletto delle cifre, in merito alle percentuali di dipendenti che sarebbero stati lasciati a casa ma, al di là di questo, il round dei licenziamenti sarebbe ufficialmente partito.
Nello specifico, nella giornata di giovedì sera i dipendenti sono stati avvisati che, verso le 17 italiane (le 9:00AM PST locali) di venerdì’ 4 Novembre (quindi oggi), avrebbero ricevuto una mail, con oggetto “Il tuo ruolo in Twitter”, per avvisarli del loro destino in azienda: in particolare, la mail sarà ricevuta via indirizzo aziendale, nel caso si sia mantenuto il posto e, diversamente, tramite le posta elettronica personale, con invito a guardare anche nella cartella dello spam. La mail preliminare, firmata semplicemente Twitter, ha precisato anche come venerdì saranno sospesi i badge di accesso agli uffici, che resteranno chiusi in giornata, formalmente per “per garantire la sicurezza di ogni dipendente“.
Già dalla mattina della data fatidica, tuttavia, qualcosa ha iniziato a muoversi, con vari utenti che hanno rivelato di essersi trovati sbattuti fuori dalla posta aziendale, e dal tool di collaborazione Slack: conferme in tal senso sono venute anche dalla data scientist Rumman Chowdhury (già migrata su Mastodon), dall’esperta di ricerca responsabile ML Irene Font Peradejordi, e dal VP Inclusion, Diversity, Equity James Loduca.
Secondo TechCrunch, che precisa come non sia chiaro quali divisioni saranno interessate dai licenziamenti di Musk, l’imprenditore, in precedenza, per valutare la produttività del suo organico ha chiesto ai dipendenti di stampare il codice prodotto negli ultimi 30-60 giorni, facendolo controllare dagli ingegneri di Tesla (altra sua azienda), dando modo a un dipendente anziano di commentare in modo drammatico: “Sembra che stiamo lavorando con la Gestapo“.
Nel frattempo, dopo i 497.000 utenti sospesi, dal 27 Ottobre e al 1° Novembre, per aver pubblicato contenuti offensivi (forse per testare il nuovo orientamento della piattaforma in tema di moderazione), è emerso come, dall’insediamento di Musk sul trono di Twitter, 877.000 utenti abbiano disattivato il proprio account, secondo il fondatore di Bot Sentinel, Christopher Bouzy, per protesta in quanto “non contente dell’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk“.