YouTube continua ad espandersi, con la piattaforma di video-sharing di Google che è tornata a far capolino sui dongle Fire TV di Amazon, ed è apparsa – ottimizzata – sull’ultimo smartwatch Galaxy Watch Active 2 di Samsung: in più, negli USA, lo spin-off TV guadagna un canale ricco di eventi e dirette sportive 24/h, 7/7. Qualche spina, però, nel giardino di YouTube era da mettersi in conto, viste le critiche ricevute per l’eccessiva visibilità data ai video cospirazionisti sul clima, e all’eccessiva esuberanza dei suoi broadcaster e Creators.
Qualche giorno fa, Samsung ha presentato, tra le altre cose, il suo nuovo smartwatch sportivo, Galaxy Watch Active 2 che, animato da Tizen, tenterà di sopperire a una lacuna storica degli indossabili da polso, formata dalla mancanza di applicazioni con cui interagire: in tal senso, è stato confermato l’arrivo (oltre a Twitter) anche di YouTube (in seguito esteso anche sui precedenti Gear Sport, Galaxy Watch, e Gear 3), con un’interfaccia ad hoc che permetterà di cercare e visualizzare i video, ascoltandone l’audio mediante lo speaker integrato.
È del mese scorso, invece, la notizia secondo cui Amazon e Google avevano fatto pace, con una rinnovata collaborazione che avrebbe portato le app e i servizi dell’una sui dispositivi hardware dell’altra, e viceversa: tale processo è appena iniziato col rilascio di YouTube in direzione Fire stick TV (principiando dai modelli più moderni per proseguire con quelli più datati), il dongle amazoniano che, al prezzo di poche decine d’euro, smartizza tutte le TV provviste d’una porta HDMI. Per avvalersene, basterà avviare l’accessorio perché parta l’installazione della grande Y, la cui companion app comparirà, a procedura ultimata, nella sezione “App e Canali”, pronta per essere avviata, e gestita, mediante i comandi vocali impartiti al collaboratore digitale Alexa.
Gli amanti dei contenuti in salsa Y apprezzeranno anche il comunicato, appena giunto da oltreoceano, ove YouTube TV, di recente, ha ricevuto diverse rimodulazioni al rialzo, rispetto ai 30 dollari circa mensili degli esordi: a partire dal 22 Agosto, infatti, tale piattaforma di streaming televisivo comprenderà anche la programmazione del network ACCN che, in quanto parte della famiglia ESPN, permetterà di godere di 450 eventi sportivi live a settimana, comprese diverse partite di calcio e di basket (sia maschile che femminile).
Anche nel caso di YouTube, non son tutte rose e fiori, visto che le cattive notizie certo non mancano. Di recente, un rapporto scientifico dell’Onu, stilato da 66 esperti mondiali, ha lanciato l’allarme sul cambiamento climatico innestato dall’uomo che, in futuro, tra pericoli di desertificazione ed eventi metereologici estremi, rischia di far calare la disponibilità di acqua e cibo, con conseguente povertà, fame, ed enormi spostamenti migratori tra un paese e l’altro (o all’interno degli stessi).
Ciò nonostante, pur nel contesto dei buoni risultati ottenuti da Google contro le teorie complottistiche, rese meno visibili, la maggior parte dei risultati che emergono, quando si cercano, anche in lingua inglese, termini come “cambiamento climatico” (climate changing), “riscaldamento globale” (global warming), e “geo ingegneria” (geoengineering), afferisce quasi totalmente a teorie negazioniste, o del complotto (del tipo, “chi c’è dietro Greta”, etc).
Infine, le estensioni anti-clickbait. A quanto pare, non è piaciuta a tutti la possibilità, offerta ai broadcaster, di caricare una propria copertina quale rappresentazione della clip che v’è dietro, perché questa facoltà ha portato un po’ tutti a stilare titoli acchiappaclick, spesso gridati e poco inerenti al contenuto effettivo, con immagini quasi sempre molto esagerate e somiglianti l’una con l’altra. Proprio per tale motivo, sullo store degli add-on di Chrome, è appena comparsa l’estensione “Clickbait Remover for YouTube” che permette di tornare indietro, a quando la copertina era rappresentata da un fotogramma preso a caso dal contenuto, con i titoli che – grosso modo – erano tutti in maiuscolo a parte l’iniziale.