Contrariamente ad alcune ipotesi secondo le quali sarebbe stato presentato solo a fine Agosto, all’Ifa di Berlino, il nuovo smartwatch di Samsung, questa volta chiamato Galaxy Watch, è stato esibito direttamente nell’Unpacked 2018 di New York, a margine dello stesso evento che ha avuto per protagonista il nuovo phablet Galaxy Note 9.
La prima novità del Galaxy Watch sta nel nome, che perde la denominazione Gear per abbracciare quella, unificante, di Galaxy un po’ come accaduto 5 anni fa, allorché il Galaxy Gear venne presentato assieme al Galaxy Note 3. Il nuovo wearable coreano è presente in due dimensioni differenti, con una più grande (46 x 49 x 13 mm, per 63 grammi senza cinturino) ed in una più compatta (41.9 x 45.7 x 12.7 mm, per 49 grammi).
Ambedue le versioni comprendono – all’interno delle rispettive casse (46 vs 42 mm) impermeabili (IP68 sino a 50 metri) e resistenti (certificazione MIL-STD-810G, vetro Gorilla Glass DX+) – un processore dual core (1.15 GHz) Exynos 9110, una RAM da 768 MB, e 4 GB di storage: a variare è l’ammontare della batteria (472 vs 270 mAh), sempre capace di 80 ore di autonomia, dovuto alla leggera differenza del display SuperAMOLED con Always On che, nel primo modello, ha una diagonale di 1.3″ e , nel secondo, di 1.2″ (sempre con risoluzione da 360 x 360 pixel).
Attestata la presenza di numerosi sensori per le attività fisiche (cardiofrequenzimetro, giroscopio, barometro, accelerometro, localizzatore GPS con A-GPS e Glonass), e la facoltà di usare il wearable anche per i pagamenti contactless grazie all’NFC, la dotazione di connettività prevede il Bluetooth 4.2 ed il Wi-Fi n, e – in una variante (in 15 paesi per un totale di 30 operatori) – anche l’LTE: in questo caso, la RAM arriva a 1.5 GB, ed è possibile usare il device autonomamente per effettuare o ricevere le chiamate, inviare o ricevere i messaggi, ed ascoltare anche la musica di Spotify con tanto di download in locale delle tracce per il playing off-line.
Le funzionalità di misurazione del tempo guardano al passato: non si tratta di un orologio ibrido, ma le lancette virtuali hanno l’ombreggiatura di quelle reali e sono accompagnate da un ticchettio (al compiere di un’ora, volendo, anche da una musichetta). In ottica fitness, il Galaxy Watch, ora, misura 39 attività di cui 21 al chiuso, monitora tutte le fasi del sonno (REM inclusa), e fornisce suggerimenti anti-stress (in base ai parametri rilevati): in tandem con la Bixby Vision di alcuni telefoni compatibili (il nuovo Note 9 o i “vecchi” Galaxy S9), è possibile scansionare visivamente il cibo, ottenendone un computo calorico subito caricato in Samsung Health e poi condiviso sul Watch che, di conseguenza, potrà usare tali dati per suggerire correzioni nel regime alimentare o negli esercizi da assolvere. Nel corso dell’evento, la direttrice senior del marketing di Samsung – Alina Vives – ha sottolineato il concetto di ecosistema: animato dall’OS Mobile Tizen 4.0, il Galaxy Watch può controllare tutti gli elettrodomestici della piattaforma “SmartThings” e sbloccare computer e tablet tramite l’app Samsung Flow.
Galaxy Watch giungerà in Italia qualche settimana dopo USA e Corea, il 7 Settembre (più tardi per i modelli con LTE), al prezzo di 309 euro per la variante con cassa da 42 mm (colorazioni Midnight Black e Rose Gold), ed a 329 euro per quello con cassa da 46 mm (colorazione Silver). Elevata la possibilità di personalizzazione estetica assicurata dai cinturini (22 o 22 mm) intercambiabili, concepiti in varie nuance sia in tandem con la cassa da 46 mm (Basalt Grey, Deep Ocean Blue, Onyx Black), che in abbinamento con quella da 42 mm (Pink Beige, Onyx Black, Cosmo Purple, Lunar Grey, Lime Yellow, Cloud Grey, Terracotta Red, Natural Brown).