Il 4 Ottobre, nell’evento di San Francisco, Google ha dimostrato quanto le tecnologie dell’intelligenza artificiale siano importanti nella sua offerta, tanto software quanto hardware. Quest’ultimo ambito, oltre ai nuovi smartphone Pixel 2, al convertibile Pixelbook, ed a diversi accessori per la domotica, comprenderà anche dispositivi per l’intrattenimento multimediale, come il nuovo visore Daydream View 2, le cuffie Pixel Buds, e la fotocamera Google Clips.
Daydream View2 ha lo stesso design del modello varato il medesimo giorno dell’anno scorso, ma alza di molto l’asticella della qualità realizzativa, utilizzando il medesimo tessuto del Google Home Mini in funzione anti-sudore, e per un maggiore comfort al contatto: la lente, inoltre, assicura immagini più nitide su un campo visivo più ampio.
Uno dei principali limiti di un visore per la realtà virtuale, quale è il Daydream, è quello di escludere le altre persone: a ciò ha posto rimedio Google, dotando il Daydream View 2 dell’interazione con Chromecast, il dongle casalingo per la smart tv, di modo che sia possibile per amici e parenti assistere – sul grande schermo del televisore da salotto – a quel che sta vivendo l’utente che ha indossato il Daydream View 2.
Proprio in merito alle esperienze virtuali, il nuovo Daydream View 2 porta in dote anche un aggiornamento software che equipaggia il relativo store di 250 contenuti tra app e videogame in puro stile VR (citiamo, tra i tanti, “LEGO Builder VR” e “Need for speed No Limits VR”) che potranno fruire anche delle fotocamere dei Pixel 2, ottimizzate per VR e AR, e dei relativi speaker frontali stereo: in ogni caso, la compatibilità del Daydream 2 è assicurata anche ai Galaxy S8, ai Note 8, all’Asus ZenFone AR, ai Moto Z di Lenovo, al Mate 9 Pro della Huawei, ed all’Axon 7 della ZTE.
Previsto nelle colorazioni Charcoal, Coral, e Fog, e abbinato a un controller (con batteria dedicata da 220 mAh, e sensore di movimento a 9 assi), il Daydream View 2 può essere prenotato sul Google Store a 109 euro.
Passiamo, ora, ai Pixel Buds. Sul palco dell’evento Google, vi è stata anche attenzione al primo paio di auricolari senza fili “made by Google”: nello specifico, si tratta di earphones unite da un filo di tessuto, ma che comunicano con lo smartphone tramite un sistema di pairing più avanzato e semplice del Bluetooth. Una volta indossati, è possibile comandare l’avanti/indietro, e lo stop/avvio di una riproduzione musicale direttamente sfiorando la superficie sensibile di quello di destra che, se toccato, offre anche accesso al maggiordomo virtuale Google Assistant: quest’ultimo, si occuperà di prendere nota dei nostri appuntamenti (o di ricordarceli), e di operare la traduzione simultanea (grazie a Google Traslate) in e da 40 lingue.
L’autonomia dei Pixel Buds è di 5 ore, al termine delle quali è possibile ricaricarli tramite una custodia wireless rivestita di tessuto (sfruttato alla grande anche sul visore VR e sul Google Home Mini): calibrati nelle tonalità Clearly White, Just Black e Kinda Blue, sono prezzati a 159 dollari e, benché già in pre-ordine, verranno spediti a partire da Novembre.
Infine, la videocamera Google Clips: teoricamente, la si potrebbe definire una action camera ma, in pratica, è finalizzata a produrre materiale per app come Snapchat e Instagram, o per social come l’italiano Wollol. Grazie al suo obiettivo, dotato di un focale a f/2.4 e di un campo a 130°, Google Clips registra brevi video, avvertendo l’utente con il lampeggiare di un LED, e realizza foto in alta risoluzione: il tutto sia manualmente, magari in tandem con un nuovo Pixel 2 (via Bluetooth LE), che automaticamente, grazie alla feature “Moment IQ” che capisce da sola (in virtù del machine learning) quando si trova di fronte a un momento “memorabile”, che si potrebbe voler ricordare, o quando ha davanti un ostacolo (segnalando all’utente, sul telefono, di rimuoverlo).
Google Clips ha uno storage locale da 16 GB, ma può trasferire i contenuti realizzati anche su Google Foto, e “proiettarli” sulla Tv in join con Chromecast o con lo standard Wi-Fi Direct: la sua autonomia è di 3 ore, terminate le quali può essere ricaricato grazie alla porticina microUSB Type-C. Per accaparrarsela, tramite importazione, occorrerà versare 249 dollari, ma – in compenso – è garantita anche la compatibilità con gli iPhone (dal 6 in poi), e con telefoni Android non più recenti (come il Galaxy S7).