Dopo un periodo in cui il web è stato popolato da diversi social network, alla fine, vi è stata una fase di assestamento in cui a primeggiare è stato solo Facebook, con gli altri competitor che si sono via via andati specializzando in settori di nicchia. Questo ha permesso anche ad altre realtà di affermarsi, ovviando ad interessi ed esigenge presenti, ma trascurate dal principe dei social: da qualche tempo, anche l’Italia ha il suo mini-social, Wollol, basato sulla conservazione e la trasmissione dei ricordi.
Wollol è il frutto di una start-up italo francese, con sede a Montecosaro (Macerata, Marche), ed è stato inaugurato proprio nel corso dell’estate appena conclusasi. I suoi creatori, Sara Valeri, Manuel Maccari, e Georges Balthazar, sono partiti dal presupposto che, nell’epoca moderna, si condividono tante foto ma che alcune di esse, magari importanti, vengono perse, dimenticate nel PC, cancellate per errore, sepolte nel mare magnum delle condivisioni online.
La stessa TimeLine di Facebook può accogliere immagini importanti ma, popolata com’è di notizie, link, condivisioni, aggiornamenti di stato, giochi, e quant’altro, finisce per non dare loro il rilievo che meritano. L’approccio di Wollol, invece, è quasi retrò, ispirato a quello degli album di famiglia cartonati di un tempo, in cui ci si limitava a sfogliare le pagine plastificate.
Una volta iscritti a Wollol (crasi di “The wall of love”, il muro dell’Amore), gli utenti possono iniziare a condividere un flusso di immagini, contornate e descritte da testo didascalico, che formano un flusso cronologico: in questo modo, attraverso una Storia, possono raccontare un momento importante della propria vita. Decidendo, infine, di condividerlo, o meno. Anche le aziende potrebbero sfruttare tale social, raccontando la loro evoluzione, quella del loro marchio, o di un determinato prodotto.
I contenuti, oltre che cronologicamente, possono essere consultati anche tramite dei filtri, ovvero impostando dei tag (es. #viaggi, #famiglia, #lavoro), in modo da fare ordine tra i momenti condivisi senza la necessità di doversi barcamenare tra la creazione di un album e l’altro: un po’ il concetto delle cartelle virtuali delle ultime versioni di Windows.
Attualmente, Wollol è aperto alle iscrizioni, in forma gratuita, anche se il suo modello di sviluppo è quello del freemium con il varo – in futuro – di servizi, accessori, a pagamento.