Dopo un’attesa durata ben 1 anno, Google ha tenuto – in quel di San Francisco (ma anche in varie città europee) – il main event dedicato alla presentazione dei suoi device, tutti all’insegna del trittico “intelligenza artificiale+software+hardware made by Google”. Tra questi, l’attenzione principale dei fan è andata immediatamente ai nuovi Pixel 2, standard ed XL, che rappresentano la seconda generazione dei telefoni googleiani eredi dei mitici Nexus.
Pixel 2 e Pixel 2 XL, come smartphone, condividono davvero tante cose, a cominciare dalla scelta dei materiali. Il frontale presenta un vetro curvo che, ai lati, ben si armonizza col frame metallico, estrema propaggine dello chassis, in alluminio con lavorazione premium: sul retro, in ambedue i casi, è presente una doppia colorazione, con la sezione più piccola in vetro, pronta ad ospitare la fotocamera posteriore, e quella più ampia che offre alloggio al veloce scanner biometrico. Naturalmente, con la generazione 2, i nuovi Pixel ereditano anche l’immunità ad acqua e polvere, in virtù della certificazione IP67.
Anche nel resto della scheda tecnica, i Pixel 2 e Pixel 2 XL si somigliano davvero molto: il processore è un Qualcomm Snapdragon 835, abbinato ad una GPU Adreno 540 ed a 4 GB di RAM (LPDDR4X), mentre lo storage è presente nei tagli da 64 e 128 GB. In termini di connettività, troviamo a bordo un GPS con supporto Glonass, l’NFC, il Wi-Fi ac (dual band), il Bluetooth 5.0, il 4G/LTE, e la possibilità di avvalersi della e-SIM (per un cambio rapido dell’operatore senza dover sostituire la SIM), mentre la gestione di queste ed altre specifiche hardware è stata affidata ad Android 8.0 Oreo quasi stock, con AI, e supporto all’Always ON (il display mostra ora e data, ma permette anche di controllare le canzoni in riproduzione, senza dover sbloccare il telefono, e a basso consumo energetico).
Per le fotocamere, Mountain View ha optato per un modulo da 8 megapixel, con focale a f/2.4 sul frontale, e per uno singolo da 12 megapixel, con focale a f/1.8 e sensore da 1/2.6” sul retro: il Flash LED è presente, anche se nei due device occupa posizioni inverse (a sinistra della postcamera nel 2 standard, ed a destra nell’XL), vi è la stabilizzazione ottica “dual pixel” delle immagini (come se fossero 2 sensori fisici), quella ibrida (ottica ed elettronica) dei video (anche in 4K). Molta attenzione a questa fotocamera – in grado di primeggiare con 98 punti sul bench di DxOMark – è stata data anche lato software: infatti, è possibile avvalersi della modalità HDR +, di una modalità “ritratto” con sfocatura postuma dello sfondo anche a scatto ultimato, delle “Motion Photos” (3 secondi di video prima e dopo le foto), e del supporto alla realtà aumentata con la facoltà di integrare elementi tridimensionali dinamici nell’ambiente (tratti da film come Star Wars, o Stranger Things). Se ancora non bastasse, lo staff di Google presente sul parco ha promesso una particolare ottimizzazione esclusiva di Google Lens (riconoscimento oggetti, traduzione testo inquadrato), e l’opportunità di caricare le proprie foto alla massima risoluzione sul cloud di Google Foto.
A completare il comparto multimediale, l’assenza del jack audio da 3.5 mm sia nel Pixel 2 che nel Pixel 2 XL (suono digitale affidato alla porta microUSB Type-C), e la presenza di uno speaker stereo.
Ovviamente, non mancano le differenze. Innanzitutto, nell’approccio al design frontale. Il Pixel 2, infatti, ha un design simile al modello dell’anno scorso, poco innovativo, e più tradizionale: le cornici laterali sono ridotte ma le lunette verticali permettono di ospitare gli speaker con molta comodità: in questo caso, il monitor, protetto da un Gorilla Glass 5 anti urto e antigraffio, è un pannello P-OLED da 5 pollici, con rapporto 16:9, e risoluzione FullHD (1920 x 1080 pixel).
Il Pixel 2 XL, invece, ha un design del lato A molto più attuale, con le lunette verticali assai più ridotte, ed un display P-OLED QHD + (2880 x 1440 pixel) con rapporto di forma a 18:9: interessante notare che, strizzando questo modello più grande ai bordi (gli Active Edge mutuati dalla neo-acquisita HTC) – tramite la funzione “squeeze” – è possibile richiamare il maggiordomo virtuale Assistant, attivare la fotocamera, e scattare un selfie. Anche la batteria, invero, è differente quanto a capienza: se il Quick Charge 4.0 (recupero di 7 ore di autonomia in 15 minuti) è comune nei due modelli, il Pixel 2 si avvale di soli 2700 mAh, mentre il Pixel 2 XL ha 3520 mAh a disposizione.
Pixel 2, nelle colorazioni kinda blue, just black, e clearly white, costerà 649 dollari per la variante da 64 GB e 749 dollari per quella da 128 GB di storage: arriverà in commercio il 19 Ottobre, ma non toccherà l’Italia. Pixel 2 XL, modulato nella livrea nero&bianco, sarà prezzato a 849 dollari per il modello da 64 GB, ed arriverà in Italia nella sola variante da 128 GB, in USA proposta a 949 dollari (da noi, tradotti forse in 1049 euro).