Come pre-annunciato allo scorso I/O di Maggio, Google ha appena presentato – nel corso di un evento tenutosi a New York – Android 8.0 Oreo, l’ottava edizione di Android, il sistema operativo con il quale, da anni, equipaggia gran parte degli smartphone e dei tablet mondiali. Vediamone insieme le principali novità emerse.
Innanzitutto il nome. Google, da tempo, segue la tradizione di usare come “cognome” del suo sistema operativo mobile la denominazione di un goloso dolciume: nel corso degli anni, a partire dal 2008, abbiamo avuto firmware chiamati Petit-Four (dolcetto da tè), Jelly Bean (gelatina), Donut (ciambella), Gingerbread (pan di zenzero), Cupcake (tortina), Eclair (pasticcini di pasta choux con ripieno di crema), Ice Cream Sandwich (dessert gelato tra 2 wafer), e Nougat (mandorlato).
Questa volta l’onore di dare il suo nome al robottino verde è toccato al biscotto Oreo che, prodotto da Mondelez International, è stimato – con i suoi 490 milioni di pezzi venduti – come il più gradito del XX° secolo: la conferma era già emersa a poche ore dal lancio, grazie al leaker Evan Blass, e nonostante alcuni significativi depistaggi (es. del customer support manager di Nova Launcher, Cliff Wade), che propendevano (in base a presunte fonti anonime) per il nome alternativo di “Orellette” (lett. “orecchiette”, dolce spagnolo in uso durante le nozze).
Tra le novità più concrete di Android 8.0 Oreo, troviamo una notevole attenzione alle notifiche. Queste ultime sono state raggruppate in canali, o macro-categorie, a seconda della categoria d’appartenenza dell’app, e contrassegnate da colori facilmente identificabili (es. il blu per Facebook): in questo modo, sarà possibile gestire – in un colpo solo – le notifiche di ciascun canale, silenziandole, ad esempio, per 15, 30 o 60 minuti.
Sempre in questo ambito, va segnalato l’arrivo – accanto alle icone che ricevono le notifiche – dei “notification dots”, dei pallini colorati (anticipati da alcuni launcher di terze parti) premendo i quali si potrà accedere ad un’anteprima della notifica, senza doverla fisicamente aprire.
Un altro capitolo importante, di Android 8.0 Oreo, si è rivelato essere l’attenzione all’autonomia. Marshmallow aveva ottimizzato la durata della batteria, intervenendo sui periodi di inattività del telefono, grazie ad una mirata gestione (“Doze”) del Play Service, e della sensoristica di bordo. Oreo, invece, ha puntato a far durare di più la carica dello smartphone intervenendo – in modo restrittivo – sulle attività in background delle applicazioni (sezioni: aggiornamenti di posizione, implicit broadcast, e servizi in background) e sulla gestione della memoria.
Nel farlo, si è avvalso di “Vitals”, un cuore pulsante che, oltre a velocizzare l’avvio delle app, si occuperà anche della sicurezza dello smartphone, scansionando in tempo reale le app installate (in tandem con Play Protect).
Anche il segmento delle connettività è stato dovutamente attenzionato dai programmatori di Mountain View: il nuovo Android 8.0 Oreo, infatti, presenta – in virtù della feature “Wi-Fi Aware” (abilitata solo sui device compatibili) – la possibilità di far dialogare alcuni device Wi-Fi senza l’intermediazione dell’access point.
Passando al Bluetooth, invece, vanno annotati il supporto a codec Bluetooth audio di alta qualità (es. LDAC della Sony), capaci di performance professionali a bassa latenza, e quello alla sincronizzazione dei profili audio da parte dei dispositivi Bluetooth connessi: grazie a quest’ultima implementazione, si potrà avere – su uno smartphone o tablet – sempre la stessa regolazione volumetrica per un accessorio Bluetooth connesso, senza che ciò interferisca con i setting abituali e di default del device.
Volendo restare nell’ambito del multimediale, ma concentrandoci sul lato fotografico, la fotocamera in-app di Android 8.0 Oreo permetterà di effettuare lo zoom 2X semplicemente con un doppio tip sul monitor, mentre uno swipe permetterà di giostrarsi tra la realizzazione di istantenee, e quella di video.
In relazione ad una migliore esperienza d’uso del device, invece, vanno ascritte ben 3 novità di Android 8.0 Oreo. “Smart Text Selection” riconoscerà la natura del testo selezionato, attivando l’app più idonea a gestirlo (es. Maps se è una destinazione, il Dialer se è un numero di telefono, Gmail se è un indirizzo di posta elettronica, etc), “Pip” (picture in picture) permetterà di ridurre un’app in una miniatura (es. per continuare ad ascoltare una canzone), mentre se ne apre a schermo intero un’altra (es. del client email), e “Smart Autofill” permetterà di immagazzinare (in un gestore a scelta) i dati e le password usati su vari siti e app, in modo da ottenere un completamento automatico dei form ogni qualvolta vi sia il bisogno di eseguire un log-in.
Ovviamente, non potevano mancare le note puramente estetiche nel nuovo Android 8.0 Oreo. Sotto tale aspetto, Android è decisamente all’insegna della personalizzazione: l’area dei Quick Setting è stata innovata, acquisendo una maggior razionalità nell’organizzazione di quel che appare nel menu a tendina, le icone sono adattabili (nella forma) a seconda del tema attivato, mentre le blobmoji dei vecchi Android (dal KitKat 4.4) lasciano il posto alle O-moji di Oreo.