Alle 18 ore italiane, in quel di San Francisco, Sundar Pichai – CEO di Google con un lungo background nello sviluppo di Chrome OS – ha inaugurato l’evento con il quale la sua azienda ha presentato al mondo i nuovi ed attesi smartphone Pixel 2, standard ed XL. La presentazione iniziale, tuttavia, si è aperta con una lunga disquisizione su come l’intelligenza artificiale impregnerà in maniera tangibile il software e l’hardware made by Google, per la circostanza sostanziato anche in tanta domotica.
Nell’ambito della casa intelligente, Google sta investendo davvero molto, anche per renderla accessibile a tutti. Ecco perché, al Google Home (il supporto hardware dell’assistente virtuale di casa), è stato affiancato un “Google Home Mini” che ricorda quasi una sorta di puff in miniatura (ha un diametro di 5 o 6 cm): la superficie del “tettuccio” è rivestita in tessuto trasparente, che lascia scorgere 4 LED a sfioramento, ai quali è demandato il compito di indicare lo stato residuo di carica e l’elaborazione dei comandi vocali imposti dall’utente.
Google Home Mini è in grado di interagire, via Wireless, con ChromeCast, il dongle googleiano per le smart TV, e con più di 1000 accessori domestici intelligenti: tra questi, vi sarà la nuova serie di elettrodomestici NEST (azienda googleiana) che, un tempo specializzata in termostati smart, ora ha messo in campo 6 nuovi device, tra cui anche un citofono senza fili, capace di riconoscere chi suona alla porta, e di riferirlo – appunto via Google Home Mini – agli occupanti della casa. Il tutto, naturalmente, avviene all’insegna della già citata intelligenza artificiale: dotato di un microfono, è in grado di ricevere comandi vocali (es. mettimi in comunicazione col negozio il cui indirizzo è “xxx”), e di rispettare precise routine operative (es. al sentire “buona notte”, cala le tapparelle, abbassa la temperatura, attiva la videosorveglianza, imposta la sveglia), e di riconoscere e reagire solo al suo proprietario.
Cadenzato nelle colorazioni arancione rossiccio, grigio chalk, e nero (in realtà un grigio scuro), ma sempre con audio immersivo grazie al tweeter puntato verso l’alto, il Google Home Mini arriverà in commercio il 18 Ottobre, a 49 dollari, anche in diversi paesi europei (tra cui Francia, Germania, e UK).
Oltre al Google Home Mini, che farà compagnia al modello standard già in commercio, è stata annunciata anche una variante “Maxi”, con base magnetica, simile a un ciambellone, ma sempre con la parte frontale in tessuto trasparente a coprire dei LED: il suono, in questo caso, è più potente (20 volte in più), grazie ai 2 Tweeter da 0.7 pollici ed ai 2 Woofer da 4.5 pollici (volendo, tramite la porta AUX si può collegare una cassa esterna), e ciò tradisce una spiccata vocazione intrattenitiva, considerando anche il supporto a servizio come Google Play Music, Spotify, Pandora, i 12 mesi di abbonamento gratuito a YouTube Red, e la feature “smart sound”, che assicura un’audio ottimizzato alla stanza in cui ci si trova, o al flusso audio riprodotto.
Previsto nelle 2 tonalità di grigio, chiaro e scuro, e col supporto al Bluetooth, Google Home Maxi esordirà nel mercato USA a 399 dollari e, in seguito, arriverà anche in altri mercati.