Alle orrende immagini del massacro al Bataclan, l’attentato di Parigi che ha mietuto più vittime, si vanno ad accostare sempre più storie, di chi quella vicenda drammatica l’ha vissuta dal vivo, in prima persona. C’è la storia di Massimiliano Natalucci, l’uomo che è scampato alla tragedia dell’Heysel e che è riuscito a sopravvivere anche al Bataclan; c’è la storia di Valeria Solesin, la 28enne veneziana morta durante l’attacco. O ancora, c’è la lettera di Antoine Leiris agli assassini della moglie, che sta facendo il giro del web.
Ma la storia che vi andiamo a raccontare oggi è diversa. Narra dell’amore di una madre nei confronti del proprio figlio, tanto da donargli per la seconda volta la vita, frapponendosi tra il suo piccolo e i proiettili dei terroristi dell’Isis. Parliamo di Elsa Delplace, una donna che venerdì 13 era andata al Bataclan per assistere al concerto degli Eagles of Death Metal col figlio di 5 anni e con sua madre, Patricia. Durante il concerto, come noto, hanno fatto irruzione i terroristi dell’Isis e la donna, il cui istinto materno ha prevalso su quello di sopravvivenza, ha fatto scudo col suo corpo ai proiettili diretti verso il figlio.
Una volta arrivati i soccorsi, si è assistito alla terribile scena: il corpo di Elsa Delplace era sopra quello del piccolo Louise, ancora in vita ma ovviamente sconvolto e sporco del sangue della madre. Il piccolo riesce a sopravvivere, ma Elsa Delplace muore in ospedale, così come la madre Patricia, anche lei perita sotto i colpi dei jihadisti, anche lei gettatasi sul corpo del piccolo nel tentativo di pararlo dai colpi di proiettile.
L’amico della donna, Sihem Souid, racconta alla rivista francese Le Point: “Era una persona gioiosa, aveva sempre un sorriso sulle labbra, anche nei momenti difficili”. Ora arriverà il difficile per il piccolo Louise, che dovrà crescere con questo terribile ricordo, sperando che abbia una vita ricca di soddisfazioni, e che possa ripagarlo almeno un po’ del sacrificio delle due donne.