Mentre il mondo in questi giorni piange le vittime dei terribili attentati parigini, arriva anche una storia a lieto fine che ha dell’incredibile. Protagonista un italiano di 45 anni di Senigallia, Massimiliano Natalucci, che venerdì sera è scampato alla strage all’interno del Bataclan e che trent’anni fa uscì indenne anche dalla tragedia dello stadio Heysel, durante la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, che provocò la morte di 39 persone.
Massimiliano Natalucci era andato al concerto degli Eagles of Death Metal insieme all’amica Laura Appolloni, anche lei di Sinigaglia e si è trovato a tre metri dai terroristi, come dichiarato da suo padre, riuscendo a mettersi in salvo dopo il blitz delle forze dell’ordine francesi.
Per Massimiliano solo alcune escoriazioni ad una gamba, mentre alla sua amica Laura è andata peggio, colpita di striscio da una pallottola alla spalla destra e per questo motivo sottoposta ad intervento chirurgico. La ragazza, intervistata dal GR1, ha raccontato che due persone con le mitragliette hanno sparato all’impazzata colpendo anche chi si era sdraiato per terra. Lei è riuscita a salvarsi salendo sul tetto, dove, sanguinante, ha atteso l’arrivo delle teste di cuoio francesi.
E’ stata la sorella di Massimiliano, Federica, a raccontare la storia di suo fratello che il 29 maggio 1985, all’età di 15 anni, si trovava a Bruxelles per assistere alla finale di Coppa Campioni insieme al padre e allo zio, per tifare la sua squadra del cuore, la Juventus. In quella occasione nella ressa provocata dall’attacco degli hooligan inglesi e complice l’impreparazione della polizia belga, 39 persone, delle quali 32 italiane, persero la vita calpestate dalla folla che cercava una via d’uscita. Massimiliano usci indenne da quella tragedia, anche perché era nella curva opposta al settore Z, teatro degli scontri. Nella sua vita anche due incidenti stradali gravissimi al quale è scampato per puro caso.
Nel racconto Federica ricorda anche che Massimiliano all’età di otto anni fu baciato da Papa Giovanni Paolo II in piazza San Pietro, forse il suo vero angelo custode.