Instagram, allo stato attuale la più importante app per il photo sharing, anche grazie all’ispirazione tratta da Snapchat per le Storie, poi sbarcate persino su Linkedin e Twitter, ha ufficialmente annunciato alcune contromisure per fronteggiare il pericolo di bufale in concomitanza con le 59esime presidenziali USA del 3 Novembre. Nel frattempo, la piattaforma parte del paniere Facebook Inc continua a sviluppare, in modo non palese al pubblico, nuove funzionalità, e ad adeguare quelle già esistenti.
Di recente, un po’ tutti i social si stanno attrezzando per arginare la diffusione delle fake news in vista delle prossime presidenziali USA, previste per il 3 Novembre: Twitter, ad esempio, ha scoraggiato i semplici retweet, in favore di quelli con commento, ed ha invitato a leggere i contenuti che ci si accinge a condividere. Instagram, dal canto suo, ha annunciato una differente contromisura, sia tramite un avviso in-app, che mediante un post dedicato pubblicato su Twitter dall’account Instagram Comms, in cui si spiega che, per arginare la diffusione di fake news “relative alle elezioni“, si è rimossa la sezione “Recenti” dalla ricerca per hashtag, presente in Esplora.
Quivi giunti, al posto della biforcazione, che permetteva di distinguere per importanza o attualità i post con l’hashtag di proprio interesse, ora “i post recenti di tutti gli hashtag sono temporaneamente nascosti” e l’elenco presente, almeno per i soli utenti USA, recherà esclusivamente l’elenco dei post ritenuti migliori in relazione alla particolare parola chiave o argomento cercati.
A parte le contromisure d’emergenza, anti-fake news, Instagram è al lavoro su molte altre funzionalità, a beneficio di tutta la sua utenza, come appurato dalle recenti attività di reverse engineering del leaker Alessandro Paluzzi. L’esperto analista del codice applicativo, in diverse sessioni di teardown di Instagram, ha appurato come la piattaforma di photo sharing diretta da Adam Mosseri stia sviluppando impostazioni disgiunte per le Storie e i Reels, con questi ultimi che, nello specifico, potranno essere salvati automaticamente sullo smartphone dell’utente, una volta pubblicati.
Non meno importante, poi, è lo sviluppo di una diversa routine operativa per le risposte alle Storie che, nel reagire ad una di esse, non dovrebbe aprire necessariamente un messaggio in Direct sebbene, come viene fatto notare, ciò potrebbe essere un buon modo “per rompere il ghiaccio“. Infine, onde conferire un maggior tasso di interazione alle Storie, un po’ come avviene con i sondaggi, è in allestimento anche un nuovo quanto eloquente sticker, denominato Collab e rappresentato dal simbolo di una seconda persona aggiunta alla prima.