Sono trascorse solo poche ore da quando Twitter ha implementato anche su Android le Liste pinnate accanto alla Timeline, che è di nuovo tempo di novità nel quartier generale del canarino azzurro che – presto, dando seguito alle voci delle scorse settimane – potrebbe introdurre la propria versione delle Storie, inventate da Snapchat e portate alla ribalta mediatica da Instagram.
Ad ammettere il probabile arrivo su Twitter delle Storie, ovvero dei contenuti che, formati da una macedonia di testi, immagini, video, ed altro, scompaiono dopo appena 24 ore, è stata una fonte ufficiale, rappresentata dal responsabile per lo sviluppo del prodotto, Kayvon Beykpour che, tramite il suo account ufficiale, ha cinguettato – nelle scorse ore – ammettendo che Twitter stia testando il suo equivalente delle Storie, denominato Fleets (forse a intendere tweet effimeri, o Fleeting tweets).
Secondo quando spiegato, l’idea dei Fleets nasce dall’ansia che impedirebbe ad alcune persone di esprimersi sulla piattaforma: con la consapevolezza che le proprie riflessioni estemporanee saranno eliminate automaticamente dopo un giorno, molti – negli audit raccolti – si sarebbero sentiti più liberi di esprimersi e di condividere idee, sentimenti, stati d’animo, progetti, etc. Da qui la realizzazione di uno strumento che consenta di temporizzare i cinguettii, facendo sì che non risultino permanenti, senza la necessità – allo scopo – di doversi rivolgere a strumenti di terze parti.
I nuovi Fleets, attualmente in collaudo (lato mobile, via client Android/iOS) presso alcuni utenti brasiliani, in attesa di feedback che ne consentano l’estensione ad un numero maggiore di partecipanti e, poi, anche l’arrivo in altri mercati, saranno costituiti da testo, immagini, fotografie, video, GIF e, una volta condivisi, figureranno per 24 ore al di sopra della TimeLine dell’utente, all’interno di oblò dai contorni colorati.
I follower potranno interagirvi, ma non con like o commenti pubblici, e nemmeno con retweet, ma solo con testi ed emoji che, però, verranno visualizzati dal solo pubblicante all’interno dei suoi messaggi privati, DM.