Proprio quando presenta ancora degli strascichi la maxi ondata di licenziamenti intrapresa la scorsa settimana, Twitter ha fatto un’ulteriore marcia indietro su un altro suo recente cambiamento: il tutto mentre il neo proprietario Musk ha illustrato agli investitori pubblicitari alcune idee relative al mondo dei pagamenti che potrebbero essere integrate nel social, per avvicinarlo a WeChat.
Nelle scorse ore, l’ingegnere, Emmanuel Cornet, ha sporto denuncia per violazione delle norme sulle “attività protette” al National Labor Relations Board americano per essere stato licenziato dopo aver condiviso con i colleghi di Twitter, qualche giorno prima che partissero i licenziamenti, un’estensione per browser che avrebbe permesso loro di scaricare documenti importanti per le risorse umane, come revisioni delle prestazioni, “dichiarazioni che riflettono le loro azioni su Twitter“, etc.
Sempre a Esther Crawford (di cui circolano le foto mentre dorme in ufficio per rispettare le tempistiche di Musk), manager che si occupa della finalizzazione dei prodotti, è toccato il compito, dopo aver annunciato il secondo badge nelle scorse ore, di riferire che lo stesso è stato annullato, rimuovendolo ai pochi account a cui era già stato concesso (come il primo ministro indiano Modi). Si presume, quindi, che verranno escogitati nuovi modi per sistemare il pasticcio della spunta blu ora semplicemente noleggiata a chi si abbona a Blue.
Ancora dalla Crawford ma anche da Elon Musk stesso è arrivata, come spiegazione di quest’andamento ondivago, il fatto che nei prossimi mesi verranno “fatte molte cose stupide“, provando e riprovando, per poi mantenere quel che funziona e cestinare quello che non va.
In merito a un progetto che potrebbe concretizzarsi, Musk, che ha un glorioso passato in PayPal, ha spiegato agli investitori riuniti su Twitter Spaces l’idea di voler integrare sul social una piattaforma di pagamenti, anche per finanziare i creators e trasferire danaro agli altri users, magari con l’associazione di un conto corrente esterno, che in futuro potrebbe aprirsi ad erogare altri servizi finanziari e financo ad emettere carte di credito e di debito.