Twitter: ufficiale la spunta blu a 8 dollari, Musk motiva i licenziamenti, Dorsey se ne assume la colpa

Nel mentre proseguono senza sosta le polemiche per il maxi licenziamento di venerdì scorso, su Twitter ha fatto ufficialmente il suo esordio l'abbonamento Blue prezzato a 8 dollari al mese con annessa spunta blu.

Twitter: ufficiale la spunta blu a 8 dollari, Musk motiva i licenziamenti, Dorsey se ne assume la colpa

Il social network più glamour del momento, Twitter, ha finalmente varato il nuovo abbonamento Blue prezzato ad 8 dollari al mese, puntando anche sul conferimento della spunta blu: nel mentre, continua a far discutere il maxi licenziamento attuato dal nuovo proprietario Elon Musk.

Man mano che passano le ore, emergono sempre maggiori dettagli sui maxi licenziamenti varati da Elon Musk per Twitter, accompagnati da diverse reazioni, commenti e rivelazioni in merito alla prima fase ri-organizzativa del social. Nel corso di diversi tweet condivisi da responsabile sicurezza, Yoel Roth, è emerso come il licenziamento abbia riguardato pressapoco 3.700 dipendenti, pari al 50% della forza lavoro generale del social, anche se la sua divisione, la Trust & Safety, è stata toccata solo per il 15%. Il dirigente ha spiegato che, negli scorsi giorni, è stato limitato l’accesso agli uffici ad alcuni membri del suo team ma che la maggior parte dei suoi 2.000 sottoposti ha potuto continuare le attività con la conseguenza che “il volume giornaliero delle azioni di moderazione che intraprendiamo è rimasto stabile durante questo periodo“.

Parimenti, non sono state limitate le attività di contenimento delle operazioni di disinformazione coordinate dagli Stati, in vista delle elezioni americane di medio-termine: per ora, l’unico impatto sulla sicurezza è consistito nel togliere priorità, per ora, alle procedure di recupero dell’accesso all’account, in caso di sospensione o di password persa. 

Nonostante la moderazione proceda senza troppi intoppi, le polemiche sui licenziamenti varati da Twitter non si sono esaurite. Musk, infatti, è dovuto tornare sulla cosa spiegando di non aver avuto scelta con un’azienda che perde 4 milioni di dollari al giorno, rivelando comunque di aver dato a ogni licenziato 3 mesi di trattamento di fine rapporto, ovvero il 50% in più di quanto previsto per legge. Addirittura, è intervenuto l’ex CEO e co-fondatore Jack Dorsey che si è assunto molte delle colpe dei licenziamenti e dell’astio delle persone, perché avrebbe fatto crescere troppo in fretta le dimensioni della piattaforma

Desterà senz’altro molte discussioni lo scoop del Finantial Times che, condividendo le rivelazioni di un dipendente di Twitter, ha svelato i nomi dei 4 uomini che stanno aiutando Musk nella stanza dei bottoni del social in questo memento. Uno è Jason Calacanis, con un passato presso la società di venture capital Sequoia che, in alcune chat private con Musk rivelate tempo fa a proposito di un procedimento legale che riguardata l’imprenditore sudafricano, si era detto disposto a fare qualunque cosa in Twitter, tra cui anche consigliere e CEO. David Sacks, di Craft ventures, si occuperebbe di fornire consulenze sullo sviluppo del prodotto e per le opportunità di monetizzazione dell’app. Il già citato Sriram Krishnan, con un passato anche presso Microsoft, Snap, e Microsoft, si occuperà di modifiche software per evolvere Twitter in una realtà onnifacente in stile WeChat: Antonio Gracias infine fornirebbe consulenze finanziarie, mentre quelle legali e politiche sarebbero toccate all’avvocato delle celebrità Alex Spiro.

Passando alle novità funzionali, in passato si era detto che l’abbonamento a Blue sarebbe costato 20 dollari. Sbagliato: come preannunciato da Musk stesso il prezzo è un altro. L’ultimo aggiornamento di Twitter per iOS ha fatto luce in merito, spiegando che si pagheranno 7.99 dollari al mese per avere una serie di funzionalità: la prima, che darà potere al popolo visto che offrirà tutto quello che è necessario nell’effimero mondo online per essere “proprio come le celebrità, le aziende e i politici che già segui“, è quella della spunta blu. Poi vi sarà la priorità in classifica sui contenuti di qualità (in sostanza una maggior visibilità ad esempio nelle ricerche, nelle menzioni e nelle risposte), la metà degli annunci pubblicitari (per altro più pertinenti) e il poter pubblicare video più lunghi

 

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