Twitter: conti in positivo, studi sulla qualità delle conversazioni, e tutela delle dirette Periscope

Twitter sembra sempre più presa dal tema della sicurezza: i suoi conti risultano finalmente in positivo, merito delle recenti bonifiche, e delle annunciate misure per la qualità delle pubbliche conversazioni e delle dirette Periscope.

Twitter: conti in positivo, studi sulla qualità delle conversazioni, e tutela delle dirette Periscope

Gli ultimi tempi non sembrano essere facili per i grandi gruppi del web, basti pensare a Facebook alle prese con nuovi scandali, e Google con nuove maxi multe: e Twitter? Il microblog del canarino azzurro, diretto dal CEO Jack Dorsey, sembra decisamente preso con la tematica della sicurezza, sia come iniziative che come ricadute sui suoi conti.

Nei giorni scorsi, Twitter ha tenuto un incontro per divulgare i dati finanziari del suo secondo trimestre del 2018. Ned Segal, Chief Financial Officer del gruppo, è partito dal numero degli utenti, passato dai 336 milioni del trimestre scorso a 335 milioni, con un calo di 1 milione dovuto alle recenti e reiterate iniziative anti troll e profili fake. Gli analisti ne attendevano 338.5 milioni e, gioco forza, nel mercato pre-Borsa, il titolo della piattaforma ha lasciato il 18% del suo valore. 

In compenso, il resto dei numeri di Twitter è molto positivo: in tema di ricavi, per il periodo Aprile-Giugno, si attendevano 696 milioni di dollari e, invece, il canarino ne ha incassati 711, con un incremento del 24% su base annua. Anche gli utili netti del medesimo range temporale sono stati confortanti, con 100.117 milioni in positivo, contro i 116.488 di rosso dell’anno scorso: la dura terapia cui Twitter si è sottoposto – insomma – inizia a dare i suoi frutti.

Messa da parte la grana degli investitori parzialmente delusi, Twitter ha dovuto affrontarne subito un’altra, rappresentata dal caso “Alex Jones”, il noto complottista americano realizzatore di siti come Prison Planet e Infowars. Un po’ tutti i big della rete, da Apple e Spotify (rimossi 5 podcast su 6), a YouTube (chiuso l’account da 2.4 milioni di iscritti) e Facebook (account sospeso per 90 giorni) hanno preso posizione contro lo speaker radiofonico vista la sua propensione all’hate speech, al linguaggio disumanizzante, ed alla produzione e diffusione di bufale: non così Twitter che, tramite l’account ufficiale @TwitterSafety, ne ha motivato il mancato bannaggio spiegando che è sua prassi intervenire solo contro i cinguettii miratamente minacciosi e quelli relativi al bullismo, mentre quelli che vengono ritenuti genericamente offensivi non violano le sue policy d’uso. Diversamente, spiegano dalle parti di San Francisco, Twitter diverrebbe semplicemente una platea ove confermare il proprio punto di vista. 

Il microblog, tuttavia, tiene alla qualità delle conversazioni tra i suoi utenti e, per elevarla, ha affidato a due gruppi di accademici il compito di studiare “la salute dei dialoghi tra gli utenti. Il primo team, diretto da Rebekah Tromble, del dipartimento di Scienze Politiche dell’’Università di Leida (Paesi Bassi), analizzerà il fenomeno delle “echo chambers” (tendenza a seguire e leggere solo quel che conferma il proprio punto di vista), e l’intolleranza online in forma di xenofobia, discorsi di razzismo e odio, mentre il gruppo del dottor Miles Hewstone, a capo di docenti delle Università di Amsterdam e Oxford, analizzerà la prospettiva che gli scambi complessi – che attivano punti di vista differenti – possano smorzare i pregiudizi derivanti dai background sociali.

Datosi che a buoni propositi devono seguire fatti concreti, Twitter non si è fatta pregare ed ha comunicato che, dal 10 Agosto, sarà più severa nel sanzionare coloro che rilasciano commenti aggressivi e molesti alle dirette che vengono fatte tramite il suo servizio Periscope. Il sistema di moderazione del live streaming in oggetto contempla una dinamica di gruppo (la segnalazione fatta viene convalidata interpellando altri utenti scelti a caso), ma agisce solo su un singolo live (si viene sospesi solo per la diretta a cui si è interferito): con la nuova policy, invece, in caso di ripetute violazioni, riesaminato l’account “reo”, si procederà alla sua definitiva sospensione

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