Qualcuno forse non ci avrebbe scommesso nulla ma è, invece, chiaro che il futuro del mobile sarà destinato ad essere portato al polso. Infatti, sembra che le aziende di tutto il mondo stiano facendo a gara a chi mette in commercio lo smartwatch più potente, più bello, più costoso, a chi riesce a produrlo con lo schermo curvo o chi ne vanta versioni in oro.
In realtà, tutte queste caratteristiche sono solo un contorno che rende certamente più interessante il device in questione ma, in fondo, cosa interessa veramente agli utenti? Qual è la caratteristica fondamentale che qualunque dispositivo deve avere come obiettivo principale? La risposta è una sola ed è anche molto emblematica, soprattutto in un universo commerciale che tende a realizzare dei micro ecosistemi chiusi come quello messo in atto negli ultimi anni dalla casa di Cupertino.
Versatilità è il termine più adatto a descrivere quello che un consumatore hi-tech cerca in un prodotto, una caratteristica scontata e banale per certi versi, anche se non lo è affatto per altri. Se ad esempio avete ricevuto in regalo un Galaxy Gear S firmato Samsung, un LG Watch Urbane o un Moto 360 (solo per citarne alcuni) ma avete un iPhone, sarete subito consapevoli del fatto che non potrete sfruttare in modo completo le potenzialità del vostro wearable device.
La stessa cosa, ovviamente, si può dire in caso contrario: infatti anche l’Apple Watch che verrà presentato il 9 marzo non dovrebbe supportare collegamenti esterni se non con i device della mela morsicata di ultima generazione.
Prima di gridare al mondo di essere stati oggetto di una bella fregatura, abbiate un po’ di pazienza: sembra, infatti, che il colosso di Mountain View sia stanco di queste “ripicche” e stia provvedendo ad implementare all’interno del proprio sistema operativo, che è giunto alla versione Android 5.0 Lollipop, anche il supporto per device iOS.
Tale novità per il momento dovrebbe riguardare soprattutto il mondo degli smartwatch e dei dispositivi indossabili in genere anche se in realtà al momento di tratta solo di rumors che non hanno avuto conferma nemmeno al recente Mobile World Congress, quando sul palco il capo di Android Sundar Pichai non si è sbilanciato in affermazioni che avrebbero certamente generato una standing ovation globale.
Sembra, però, che non bisognerà attendere molto per questa importante novità, che dovrebbe essere confermata ufficialmente alla conferenza I/O di Google che si terrà nel mese di maggio.
Ma è chiaro che Google non intende fare un favore a Tim Cook, esattamente il contrario. Rendere compatibile il mondo degli smartwatch Android con la piattaforma iOS si tradurrebbe in un calo di vendite dell’Apple Watch, dal momento che gli utenti avrebbero una più vasta gamma di dispositivi compatibili con il proprio iPhone fra cui scegliere.
Cosa ne penserà la casa di Cupertino di questa mossa strategica?