Pixel 3a e Pixel 3a XL: ufficiali i primi smartphone medio-gamma di Google

Nell'incosueta cornice dello Shoreline Amphitheatre, praticamente dietro casa, Google ha annunciato i primi due smartphone di fascia media, i Pixel 3a e 3a XL, con feature premium da fascia alta.

Pixel 3a e Pixel 3a XL: ufficiali i primi smartphone medio-gamma di Google

La prima giornata dell’evento I/O 2019, organizzato da Google in California, per la prima volta allo Shoreline Amphitheatre di Mountain View, in modo da sentirsi più vicina alla community dei suoi programmatori e rispettare le proprie origini, si è confermata importante per la presentazione dei primi due medio-gamma del gruppo, rappresentati dai Pixel 3a e Pixel 3a XL.

Partendo dal più piccolo (151.3 x 70.1 x 8.2 mm, per 147 grammi) della nuova coppia, ovvero dal Pixel 3a (emerso in Russia lo scorso Dicembre), quest’ultimo – naturalmente privo di notch o tacche, come nella tradizione di Google – propone frontalmente, sotto un vetro temperato Dragon Trail, con un aspetto panoramico a 18:9, un display OLED da 5.6 pollici, contraddistinto da una risoluzione FullHD+, un’ottima densità d’immagine (441 PPI), e dal supporto alla modalità “always on”, già vista a bordo dei Samsung Galaxy con analoga tipologia di monitor. Nel caso del fratello maggiore (160.1 x 76.1 x 8.2 mm, per 167 grammi) Pixel 3a XL, il display è dello stesso tipo (ma con 402 PPI), sebbene esteso su un polliciaggio maggiore, ovvero con 6” di diagonale. 

Rispetto al Pixel 3 standard, la selfiecamera dei Pixel 3a e Pixel 3a XL, da 8 megapixel (pixel grandi 1.12 micron, fuoco fisso, video sino a 1080p@30fps), con grandangolo (84°), è mono e non doppia ma, passando alla retroscocca in policarbonato (nelle nuance Purple-ish simil lavanda, Just Black, e Clearly White), è possibile reperire lo stesso modulo del predecessore, ovvero il sensore Sony IMX363 da 12.2 megapixel (f/1.8, angolo visuale da 73°, pixel grandi 1.4 micron, stabilizzazione ibrida, sia ottica che elettronica, HDR+, autofocus mediante accorpamento dual pixel, video fino al 4K@30fps), quindi supportato dalla Night Vision, per le foto notturne, dal Motion Auto Focus che, invece, permette di tenere sempre in primo piano il soggetto in movimento, dalla modalità Ritratto (presente anche davanti), dal Super Res Zoom (equivalente a uno zoom ottico 2x), dal Time-lapse (con intervalli da 5 a 120x), e dalle inedite AR Maps (indicazioni del navigatore soprapposte a quello che si inquadra).

Degno di nota, nei Pixel 3a Pixel 3a XL, si è rivelato essere anche il comparto audio, con il jack da 3.5 mm per le cuffie cablate (posto in alto), ed una coppia di potenti speaker sul basso (in sostituzione del dual speaker stereo frontale dei predecessori). 

Per la fascia media dei propri smartphone, Google ha previsto, nei Pixel 3a e 3a XL, pur in assenza di un chip dedicato alle elaborazioni fotografiche (il Pixel Visual Core), un processore a 8 core (2 GHz), lo Snapdragon 670, con annessa GPU Adreno 615 e chip crittografico Titan M, nel quale vengono protetti i dati più importanti dell’utente, e le impronte digitali, acquisite dallo scanner biometrico posteriore, centrale e rotondo. La RAM (LPDDR4x) si stanzia su una dotazione di 4 GB, mentre lo storage (eMMC) raggiunge quota 64 GB, non espandibili, senza – per giunta – l’ausilio del backup illimitato delle foto in qualità “originale”.

Naturalmente compatibile con il sistema Google Cast, ma monoSIM, i medio-gamma Pixel 3a e 3a XL vantano molte altre connettività, tra cui il Wi-Fi ac dual band, il Bluetooth 5 (con molteplici codec per l’audio ad alta definizione, come LDAC, AptX, e AptX HD), il GPS (con supporto ai sistemi satellitari BeiDou, Galileo, Glonass, QZSS), il 4G+/LTE cat 11, e l’NFC, per i pagamenti con Google Pay.

La batteria, da 3.000 mAh nel 3a (30 ore di autonomia in uso medio), e da 3.700 mAh nel 3a XL, beneficia della ricarica rapida (ottenendo 7 ore di autonomia dopo 15 min di “pieno” a 18W grazie al Quick Charge) erogata mediante la microUSB 2.0 Type-C posta in basso.

Ciliegina sulla torta della scheda tecnica, la scelta di Android Pie 9.0 con 3 anni di major update garantiti, e tempestive patch mensili di sicurezza), oltre alla possibilità di avvalersi del concierge virtuale Assistant, richiamato strizzando gli angoli “Active Edge” del device (come negli HTC serie U, stante l’acquisizione nel 2018 di parte della divisione smartphone di quell’azienda).  

Commercializzati con diversi operatori negli Stati Uniti, i Pixel 3a e Pixel 3a XL sono disponibili in 13 mercati (Italia compresa) a partire dall’8 Maggio: per i prezzi, si parla di 399 euro per il primo modello, e di 479 per il secondo, in piena concorrenza con lo Xiaomi Mi 9 SE.

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