Da sempre tra i protagonisti della scena multimediale, in ambito audio e video, il brand sudcoreano LG non è venuta meno alla sua fama, annunciando un nuovo proiettore a tiro ultracorto, di fascia alta, denominato CineBeam HU915QE, in arrivo sul mercato entro la prima metà dell’anno in corso, secondo un prezzo che oltreoceano, negli States, potrebbe aggirarsi sui 6.000 dollari.
Posto un gradino sopra il proiettore HU715Q visto a Febbraio, il nuovo proiettore di LG misura 680 x 347 x 128 mm: il frontale reca una griglia in tessuto Kvadrat atta a celare l’impianto audio, a 2.2 canali, da 40 watt complessivi di potenza, che l’utente potrà trasformare in uno a 4.2 canali con due satelliti posteriori wireless connessi in Bluetooth. Nascoste alla vista, vi sono le porte, come la RJ45 per l’Ethernet (comunque presente il Wi-Fi), l’uscita digitale ottica, le due USB Type-A, e le tre HDMI, tra cui due 2.0b e una con supporto all’ALLM, all’eARC, al flussi video UHD@60HZ e con banda passante a 24 Gbps,
Tecnicamente, il proiettore smart LG CineBeam HU915QE adotta la tecnologia DLP con un singoli chip da 0.66 pollici provvisto di 2716 x 1528 microspecchi: grazie alla tecnologia di upscaling eXpanded Pixel Resolution, che per ogni microspecchio qui ricava 2 pixel, si ottiene la risoluzione UHD mentre, in tema di luminosità, entra un gioco un sistema di illuminamento laser RBG, accreditato di 20mila ore di funzionamento, silenzioso (da 26 a 30 decibel), con una luminosità pari a 3.700 Ansi Lumen, e di una copertura al 94% per il color gamut DCI-P3. In quanto provvisto di un rapporto di proiezione pari a 0,19:1, il CineBeam HU915QE spazia dai 90 pollici raggiunti a 5.6 cm ai 120 pollici ottenuti a 18 cm di distanza dalla superficie di proiezione, passando per 100” (9.8 cm) e 110” (14 cm).
Dotato del supporto all’alta gamma dinamica, HDR, nei formati HLG e, con metadati, HDR10, il proiettore CineBeam HU915QE sfrutta il proprio processore d’immagine sia per fluidificare i video tramite l’interpolazione dei frame col MEMC qui chiamato TruMotion, che per il tone mapping dinamico, in ragione del quale, analizzate le immagini in tempo reale, si procede a un simultaneo riequilibrio dei chiari e degli scuri in esse presenti.
Sul tema delle sorgenti, oltre alle succitate porte, entrano in gioco, grazie al sistema operativo Smart TV a base webOS 6.0 (che porta in dote anche la Filmmaker Mode), il mirroring dei contenuti via AirPlay 2 (iOS) e Miracast (Android), e le streaming app più popolari (Netflix, YouTube, Prime Video, Apple TV+, Disney+): il controllo avviene mediante il telecomando bianco con puntatore Magic Remote.