All’evento Amazon, che ha presentato il Kindle Scribe, e diversi prodotti per la domotica, non sono mancate le novità relative al mondo degli schermi, con particolare riferimento a quelli delle smart TV.
Certificata Climate Pledge Friendly, la nuova (all’esodio in Canada e USA presso BEstBuy e Amazon) Fire TV Omni QLED impiega pannelli risoluti in 4K nelle diagonali da 65 pollici (799,99 dollari) e 75 pollici (1.099,99 dollari): il local dimming full-array avvicina l’esperienza a quella degli OLED, visto che la suddivisione in 96 zone di controllo del pannello ne aumenta il contrasto. Attestato il supporto all’HDR10+ e all’HLG, arriva però, via sensore crepuscolare, anche quello verso HDR10+ Adaptive e Dolby Vision IQ, tal che la luminosità si adatti dinamicamente alle condizioni di luce ambientale.
La funzione Ambient Experience, supportata da sensori di presenza (che è possibile spegnere al pari del microfono), rilevato qualcuno in stanza, carica un’interfaccia a base Alexa, che permette di gestire a mani libere (anche a schermo spento) la musica (da Amazon Music, Audible, TuneIn, Spotify, iHeart Radio, Apple Podcast), di scoprire nuovi contenuti (Content Discovery) da guardare suggeriti da Alexa, di godere di immagini d’autore (anche attinte da un database di 1.500 foto con possibilità di chiedere ad Alexa approfondimenti), di gestire le routine di Alexa, o di caricare alcuni widget (es. gestione dei device della smart home, calendario con promemoria e impegni, messaggi da altri membri della famiglia, ultime notizie).
Il nuovo Fire TV Cube arriva alla terza generazione, sempre con la missione di smartizzare le nostre TV. Di base, lo streaming player cubiforme di Amazon supporta in tema di video il 4K Ultra HD, l’HDR e il Dolby Vision, cui si aggiunge il Super Resolution Upscaling (conversione in 4K dei contenuti in HD), assicurando l’immersività lato audio via Dolby Atmos: non manca il controllo tramite il telecomando vocale Alexa per Fire TV con, in più, l’arrivo, per le connettività (pure comprensive di un Ethernet), del Wi-Fi 6E (per più fluidità senza interruzioni avendo un router adatto), dell’HDMI (magari per collegare un lettore Blue-Ray o un decoder), e di una USB (cui collegare una webcam magari per una video chiamata tramite Alexa Communications).
L’aggiunta maggior forse però risulta essere il nuovo processore octacore con clock a 2.0 GHz che, in sostanza, portando un boost prestazionale del 20%, permette alle app di streaming di caricarsi più velocemente.
Compatibile con vari ricevitori A/V, soundbar, TV e Fire TV arriva (già in pre-ordine, a 39 euro) il telecomando Alexa Pro. Quest’ultimo, via sensore, ha una retroilluminazione che evidenzia in automatico i tasti nel caso noti di essere rilevato in ambienti bui: sempre per trovarlo facilmente, basta usare, nell’app Fire TV, la funzione Remote Finder o pronunciare “Alexa, trova il mio telecomando” perché il telecomando si faccia individuare emettendo un suono. Altri vantaggio in tema di comodità d’uso arrivano poi dai due pulsanti, che l’utente può personalizzare, magari per lanciare specifiche app, particolari canali o contenuti preferiti, o attivare una specifica routine di Alexa (ad esempio abbassare le luci, alzare un po’ il termostato e mettere su un film).
Sull’Echo Show 15, nei prossimi mesi, infine, arriverà l’esperienza Fire TV: ciò implicherà non solo il poter fruire dei contenuti da servizi come Netflix, YouTube, Prime Video, Rai Play, Disney+, etc, ma anche il disporre di un widget che permetterà di avere la lista dei propri programmi messi in coda da guardare, l’elenco dei contenuti riprodotti di recente, e le shortcuts verso le ultime app di streaming usate. Insomma, sarà possibile trasformare il proprio schermo intelligente in una smart TV.