Ancora paura a Parigi. Dopo i sanguinosi attentati di venerdì sera, infatti, stamane all’alba è partito un blitz a St. Denis, con lo scopo di smascherare il covo di Abdelhamid Abaaoud, il cittadino belga 28enne residente nel quartiere di Molenbeek a Bruxelles, considerata la mente delle stragi nella capitale francese, che ha portato al massacro al Bataclan nel quale è rimasta uccisa anche la nostra connazionale Valeria Solesin. Dopo la risposta ‘esterna’ con il bombardamento di Raqqa, quindi, ecco che arriva anche la risposta ‘interna’.
Il quartiere di St. Denis si trova in pieno centro cittadino, con oltre 100.000 abitanti e a poche centinaia di metri dallo Stade De France, lo stadio nel quale venerdì sera, durante la partita tra Francia e Germania, vi è stato all’ingresso uno degli attentati della capitale francese, in cui si sono fatti esplodere tre kamikaze, provocando la morte di uno dei passanti.
Il blitz a St. Denis è cominciato alle 4:20 del mattino e, appena arrivata la polizia, una donna kamikaze ha azionato la propria cintura esplosiva e si è fatta saltare in aria; secondo le ultimissime notizie, sembrerebbe che la donna fosse parente di Abaaoud. Oltre a questo, l’altra notizia certa è che almeno un altro terrorista è stato ucciso durante il blitz. Nei minuti in cui stiamo scrivendo quest’articolo, inoltre, un giornale belga ha rilanciato la notizia che, tra i morti, ci sarebbe proprio Abdelhamid Abaaoud, l’obiettivo numero uno del blitz, anche se la notizia non è stata ancora confermata.
Al momento, sono 7 i fermati: 3 sono ‘terroristi’, 4 sono solo sospettati. In questi minuti il blitz è terminato, e ora la polizia sta setacciando casa per casa il quartiere, alla ricerca di materiale e persone sospette. Proprio dalla polizia, inoltre, è stato imposto il coprifuoco durante tutte queste ore all’interno di St. Denis, a causa del pericolo che avrebbero potuto correre i passanti durante il blitz.
A far scattare il blitz di St. Denis è stato un cellulare ritrovato nell’immondizia di fronte al Bataclan, con un sms che diceva: “Ok, siamo pronti”. E’ grazie a questo messaggio che la polizia si è messa sulle tracce dei fuggiaschi, fino a ieri sera considerati scappati in Belgio. Le notizie del blitz sono ancora confuse, ma nelle prossime ore avremmo degli aggiornamenti definitivi.