Omofobia, VIDEO shock: ecco come i russi trattano i gay

In Russia, un gruppo di ragazzi ha decido di condurre un esperimento per registrare le reazioni delle persone di fronte alla visione di due ragazzi che si tengono per mano in pubblico. Nonostante la luce del sole e la presenza di testimoni, i due giovani hanno rischiato il pestaggio in strada

Omofobia, VIDEO shock: ecco come i russi trattano i gay

Negli ultimi anni l’omosessualità sta diventando una realtà sempre meno stigmatizzata a livello sociale, a tal punto che molte nazioni stanno decidendo di riconoscere alle coppie gay gli stessi diritti di quelle omosessuali. Persino la cattolicissima Irlanda, lo scorso Maggio, ha deciso di legalizzare i matrimoni omosessuali; si trattò di un risultato straordinario, visto che fino al 1993 essere gay in territorio irlandese era ancora considerato un reato.

Per non parlare della storica decisione di rendere i matrimoni omosessuali legali in tutti gli Stati Uniti d’America (sebbene alcuni di essi-di forte stampo repubblicano conservatore-abbiano protestato, arrivando persino a nascondersi dietro l’obiezione di coscienza pur di riservarsi di non celebrare unioni omosessuali, come nel caso del Texas).

Eppure, in molte regioni del mondo, l’omosessualità viene tuttora vista come una piaga, se non addirittura come una malattia o un reato. Ad inizio del mese ad esempio, il più famoso attore iraniano aveva espresso la propria soddisfazione su Twitter per la legge americana sui matrimoni gay, ma era stato costretto a ritrattare e cancellare il post sotto la minaccia dell’inquisizione dell’autorità religiosa.

Tra tutti i Paesi che ancora non riconoscono l’essere gay come una condizione non patologica né pericolosa, la Russia è sicuramente sul podio (in negativo) in Europa. Basti pensare alle dichiarazioni omofobe degli atleti russi in occasione delle Olimpiadi di Sochi: la stessa Elena Isinbaeva, due volte medaglia d’oro alle olimpiadi e detentrice del record europeo nel salto con l’asta, aveva dichiarato: “I russi sono persone normali, gli uomini vanno con le donne e viceversa, non come gli altri europei”.

Per fare luce su questo problema, un gruppo di amici ha voluto condurre un semplice esperimento sociale: camminare per le strade di Mosca, la capitale del Paese, mano nella mano. A precedere i due ragazzi che si fingevano omosessuali c’era Nikita, un loro complice, che portava una telecamera nascosta nel proprio zaino, per riprenderli senza che i passanti sospettassero che si trattasse di una messinscena.

“Stavamo parlando della legge sui matrimoni gay negli Stati Uniti, discutevamo su come in America due persone dello stesso sesso potessero camminare per strada tenendosi per mano, senza essere oggetto di insulti e minacce. E ci chiedevamo se qui in Russia potrà mai essere lo stesso” ha dichiarato Nikita, parlando di come il gruppo abbia ideato l’esperimento.

“Per i primi 15 metri, ho visto molte facce arrabbiate. Ero scioccato, perché tutti erano così aggressivi?”. Ad un certo punto, al terzo minuto del filmato proposto, un passante si è addirittura scagliato con violenza tra i due giovani, urtandoli con forza per far sì che si separassero, per poi aggredire uno dei due. La situazione si è calmata solo quando gli è stato spiegato che si trattava di un semplice esperimento sociale, e che i protagonisti non erano realmente omosessuali.

“Gli ho chiesto se potevamo utilizzare il filmato di quella reazione-ha continuato Nikita-ed ha accettato, a patto che gli coprissimo il viso. Si vergognava a far vedere a tutta la Russia di aver reagito in un modo così aggressivo”. La motivazione di uno scatto d’ira così deciso? “Ero con mio figlio per strada-ha spiegato l’aggressore-e non voglio che veda certe cose”. Parole che si commentano da sole.

Ma non si tratta solo della paura delle botte, ha spiegato Nikita: è il contesto umiliante la cosa peggiore: “Due gruppi di ragazzi in Piazza Rossa ridevano, scattavano foto, li deridevano davanti a tutti […] A Parigi le persone in treno ci parlavano senza problemi. Qui in Russia invece non succede”.

Dato che le reazioni documentate fanno riferimento solamente alla visione di due giovani dello stesso sesso che si tengono per mano, fa davvero paura supporre cosa potrebbe succedere nel caso di un gesto affettuoso come un bacio.

Continua a leggere su Fidelity News