Giallo sulla morte di Maradona, medici sotto accusa

Gravi accuse da parte dell’avvocato del Pibe de Oro sul ritardo dei soccorsi, mentre il medico personale del campione argentino attacca la clinica Olivos

Giallo sulla morte di Maradona, medici sotto accusa

Sono passate poco più di 24 ore dal lutto che ha sconvolto il mondo del calcio e non solo: la morte di Diego Armando Maradona. Il fuoriclasse argentino, ex stella di Barcellona e Napoli, è deceduto per insufficienza cardiaca acuta, mentre si trovava nella sua abitazione di Tigre, città a circa 30 km dalla capitale dell’Argentina, Buenos Aires.

Il calciatore, soprannominato El Pibe de Oro, che lo scorso 30 ottobre aveva festeggiato i suoi 60 anni, si trovava nel proprio domicilio, in convalescenza, dopo l’intervento alla testa, resosi necessario per rimuovere un ematoma subdurale, scoperto casualmente a seguito di alcuni accertamenti clinici.

Diego Armando Maradona, infatti, a seguito di una situazione di disidratazione e anemia derivante da problemi di alimentazione, si era recato lo scorso 2 novembre, all’Instituto Ipensa di La Plata per svolgere alcuni accertamenti. Gli esami strumentali avevano riscontrato la presenza di un ematoma tra cranio e cervello, rendendo necessario un intervento d’urgenza di rimozione, eseguito il 4 novembre alla Clinica Olivos di Buenos Aires.

Dopo circa una settimana di degenza, l’ex capitano della nazionale argentina, era stato dimesso ed era tornato nella sua abitazione di Tigre, dove, nella giornata di mercoledì 25 novembre, a seguito di un’insufficienza cardiaca, provocata da un edema polmonare acuto, ha perso la vita.

Su eventuali responsabilità, sulla prematura scomparsa di Diego Armando Maradona, arriva la denuncia del suo avvocato Matias Morla. Il legale argentino ha parlato di “idiozia criminale” nei soccorsi, denunciando la mancata assistenza per circa 12 ore, da parte del personale sanitario che aveva avuto il compito di vigilare sulla convalescenza del Pibe de Oro. Inoltre l’ambulanza avrebbe tardato per più di mezz’ora, motivo per il quale il legale chiede che venga aperta una inchiesta.

Sanitari sotto accusa anche da parte dello storico medico personale di Diego Armando Maradona, Alfredo Cahe. Il medico attacca la clinica Olivos, dove Maradona era stato operato al cervello.

Secondo il dottor Cahe, ci sarebbero stati errori nella realizzazione dell’intervento, a suo dire troppo frettoloso e incompleto, come emergerebbe dall’esame cardiovascolare. Inoltre, le condizioni di salute di Maradona, non consentivano un suo ritorno rapido a casa, ma al contrario, doveva rimanere in clinica in un reparto specializzato e attrezzato per gestire il post operazione.

Il medico ha anche rivelato che, negli ultimi giorni, Maradona era molto triste e depresso e che avrebbe anche confidato ad una amica che “non gli restava nulla da fare nella vita”.

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