Diego Armando Maradona compie 60 anni: l’immensa carriera di uno dei giocatori più forti della storia

Nella giornata del 30 ottobre Diego Armando Maradona, probabilmente uno dei giocatori più amati e conosciuti della storia del calcio, ha compiuto 60 anni.

Diego Armando Maradona compie 60 anni: l’immensa carriera di uno dei giocatori più forti della storia

Uno dei calciatori più conosciuti al mondo, Diego Armando Maradona, compie 60 anni. Conosciuto anche con il soprannome “El Pibe de Oro“, viene considerato dagli esperti del calcio e da alcuni suoi grandi rivali come uno dei giocatori migliore di tutti i tempi, se non il migliore.

Giocando nel ruolo di centrocampista offensivo con il suo immancabile numero 10 dietro alle spalle, Maradona è riuscito a farsi amare grazie alla sua immensa tecnica, ma anche al suo carisma, alla sua visione di gioco, la precisione nei passaggi e soprattutto per via della sua capacità nel dribbling.

Nel corso degli anni Maradona ha ricevuto attestati di stima da molti rivali dei suoi tempi come Michael Platini, che in una intervista ha dichiarato: “Diego era capace di cose che nessuno avrebbe potuto eguagliare. Le cose che io potrei fare con un pallone, lui potrebbe farle con un’arancia”. Dello stesso parere anche la leggenda del Barcelona Johan Cruijff, che inserì El Pibe de Oro nel suo “Dream Team” insieme a Pelè e Mané Garrincha in attacco.

Tra i tanti anche Pelè, con un post su Instagram, ha voluto fare gli auguri a Diego: “Ti sosterrò sempre, grande amico mio. Ti applaudirò sempre. Che il tuo viaggio sia lungo, che tu possa continuare a sorridere e farmi sorridere. Buon compleanno mio grande amico Maradona”.

Le esperienze in Argentina e in Spagna

Diego Armando Maradona ha iniziato la sua carriera negli Argentinos Juniors, ove era già etichettato come uno dei migliori talenti della cantera. Come riportato anche in un documentario girato da Federico Buffa, inizialmente il suo allenatore Francisco Cornejo non credeva alla giovane età di Maradona, e per questo motivo gli chiese addirittura un documento che attestava la sua data di nascita. Dal ’76 fino al ’81 Diego fece ben 186 partite e 116 gol, vincendo il Pallone d’Oro sudamericano nel ’79 e ’80 e, sempre nel ’80, segnò secondo lui la rete più bella della sua carriera contro il Deportivo Pereira.

Nel 1981 riuscì a trasferirsi nel Boca Juniors, la squadra per la quale tifava il padre, e nella trattativa oltre a un conguaglio di 2 milioni di dollari vennero inseriti alcuni giocatori molto importanti dell’epoca come “El Loco” Carlos Horacio Salinas. A causa di alcuni problemi economici l’anno successivo gli Xeneizes furono costretti a venderlo.

Decise di trasferirsi al Barcelona, e nonostante alcuni infortuni e per degli attriti con alcuni allenatori, iniziò a imporsi seriamente solamente dal secondo anno grazie a César Luis Menotti. Il suo bottino con gli spagnoli è di 36 presenze e 22 gol in tre anni.

L’idolo di Napoli

La vera svolta avvenne con il suo trasferimento alla squadra Partenopea, e il 5 luglio 1984 Maradona venne presentato ufficialmente allo stadio San Paolo e fu accolto da più di ottantamila persone che pagarono un ingresso simbolico di mille lire. Maradona, oltre a non aver mai deluso le attese dei suoi tifosi, è riuscito a regalare gli unici due scudetti della squadra campana.

Uno dei migliori anni fu il 1989, dal momento che il Napoli sfiorò il triplete: concluse il campionato in seconda posizione dietro l’Inter, arrivando in finale di Coppa Italia e vincendo la Coppa UEFA. L’anno successivo invece cominciò con la vittoria nella Supercoppa italiana del 1990 ottenuta battendo la Juventus per 5-1, anche se poi iniziarono i primi problemi con la società che fu costretta a venderla al Siviglia.

Negli ultimi anni Maradona ha deciso nuovamente di trasferirsi in Argentina, giocando dapprima con il Newell’s Old Boys e infine nuovamente con il Boca Juniors.

La nazionale argentina

Esordì con “La Biancoceleste” nel ’77, ma nonostante divenne il capocannoniere con l’Argentinos Juniors Maradona non è riuscito a conquistarsi la maglia della sua nazionale per disputare i Campionati del mondo del ’78. Ci riuscì quattro anni, in cui collezionò 5 presenze e fece 2 gol.

Il mondiale del ’86, disputati in Messico, sono stati memorabili per Diego. Oltre ad aver segnato due gol emblematici della sua carriera (La mano de Dios e il Gol del Secolo) riuscì finalmente a realizzare il suo desiderio di vincere la Coppa del Mondo grazie al trionfo in finale con il risultato di 3-2 contro la Germania Ovest.

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