Isis: attacco al sito di Malaysia Airlines. Derise le 537 vittime

Il sito della Malaysia Airlines attaccato dall'Isis. Un messaggio sulla home page deride le 537 recenti vittime di disastri aerei. L'attacco è stato rivendicato poche ore fa dagli stessi autori

Isis: attacco al sito di Malaysia Airlines. Derise le 537 vittime

Il sito della Malaysia Airlines è stato attaccato dall’Isis. Derise con cattivo gusto le 537 vittime dei due recenti disastri aerei che hanno coinvolto la compagnia.

Ancora una volta l’Isis fa parlare di sé. Questa volta non si tratta di un rapimento o di una terribile esecuzione, ma di un attacco da parte del cosiddetto Cybercaliffato, ovvero dei pirati informatici che sostengono i jihadisti sunniti dell’Isis. L’attacco al sito della Malaysia Airlines è stato rivendicato, infatti, poche ore fa dagli stessi autori che lo hanno realizzato.

A creare scalpore ed ha creare particolare disappunto il modo in cui i pirati informatici autori dell’attacco al sito abbiano deriso con cattivo gusto le 537 vittime delle due tragedie aeree, che hanno coinvolto due voli della compagnia. Stiamo parlando della scomparsa misteriosa del volo MH370 e recentemente ritrovato e l’Mh17 abbattuto invece in Ucraina.

Sulla home page del sito campava la scritta “Errore 404”, un errore tipico di quando non si riesce ad aprire una pagina web, ma a cui seguiva anche la scritta “Aereo non trovato. Isis vincerà”. Una frase molto forte, che si riferisce in modo del tutto non velato alle recenti vittime, che hanno perso la vita di recente.

Tragedie su cui ancora si indaga e per le quali sono state tante le famiglie nella disperazione e nell’angoscia più totale. Un attacco al sito, quindi, ben mirato e con il chiaro intento di diffondere il messaggio di guerra dell’Isis, che fa sempre più paura e che mostra sempre più braccia pronte a sostenerlo nella sua battaglia.

Il sito web è stato subito ripristinato ma rimane un attacco molto grave su cui si sta continuando ad indagare in queste ore. Resta, comunque, l’amaro in bocca per via del riferimento alle tante vittime degli ultimi mesi, molti dei quali ancora mai ritrovati.

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