Incredibile notizia, un aereo civile della Malaysian Airlines, volo MH17 è partito da Amsterdam diretto a Kuala Lumpur in Malesia, a bordo c’erano 298 persone, nessuna delle quali è sopravvissuta. L’aereo è sparito dai radar alle 15,15 ora italiana, sarebbe stato colpito da un missile, poiché sono in corso combattimenti tra i separatisti filorussi e l’esercito ucraino. Ancora non è chiaro da dove e da chi sia stato sparato il missile terra-aria.
Questa sarebbe la versione più credibile, da verificare con le scatole nere, appena ritrovate, del Boeing 777 schiantatosi in Ucraina vicino al confine con la Russia. Aveva a bordo 283 passeggeri, l’unità di crisi della Farnesina si è messa in contatto con la rete diplomatica consolare per verificare l’eventuale presenza di italiani a bordo, non risulta nessun italiano che viaggiava sull’aereo. C’erano però 23 passeggeri americani, ben 154 olandesi e 27 australiani. Tra cui ben 80 bambini. Ad essi si aggiungono i 15 membri dell’equipaggio. Sono tutti morti, non ci sono sopravvissuti.
Tutti chiedono chiarezza su questa tragedia, nel frattempo guerriglieri filorussi e autorità ucraine si accusano a vicenda ed entrambe le parti respingono qualsiasi responsabilità. Anche il presidente russo Putin ha detto subito la sua puntando il dito direttamente contro l’Ucraina: “La colpa ricade su Kiev, non sarebbe successo niente se non avesse ripreso l’operazione militare contro i ribelli”.
A dire la sua è anche il presidente ucraino Petro Poroshenko che parla di un atto di terrorismo e chiede che venga avviata un’indagine internazionale: “E’ il terzo tragico caso negli ultimi giorni, dopo l’An-26 ed il Su-25 delle forze armate ucraine abbattuti. Chiariamo che le forze armate ucraine non hanno condotto azioni per colpire obiettivi in cielo”.
A sostegno della versione ucraina, i servizi di sicurezza di Kiev hanno annunciato di avere intercettato delle conversazioni telefoniche che potrebbero chiarire le colpe di questa tragedia, tra cui una tra un funzionario dei servizi russi e un comandante dei ribelli che ammetterebbero il loro coinvolgimento nell’abbattimento dell’aereo.
L’OSCE ha tenuto una videoconferenza con i miliziani ucraini e li ha esortati a delimitare il luogo dello schianto, informando che attualmente c’è un gruppo di esperti inviati sul luogo dell’incidente per effettuare gli esami necessari.