Charlie Hebdo: uccisi i due killer e liberato l’ostaggio

I due killer responsabili della strage nella redazione di Charlie Hebdo sono stati uccisi dalle teste di cuoio. Arriva la conferma ufficiale. Liberato l'ostaggio e nessuna ulteriore vittima durante il blitz dei militari

Charlie Hebdo: uccisi i due killer e liberato l’ostaggio

I killer responsabili della strage di Charlie Hebdo sono stati finalmente uccisi. Libero, invece, l’ostaggio.

È finito un incubo. È di pochi minuti fa la notizia che i due killer Cherif e Said Kouachi, che hanno fatto irruzione all’interno della redazione di Charlie Hebdo uccidendo 12 persone, sono stati uccisi dalle teste di cuoio che sono intervenute in un blitz.

I due killer si erano barricati all’interno di un edificio per sfuggire alla cattura dei militari ed avevano portato con loro anche un ostaggio. Un’operazione molto delicata che in queste ultime ore ha richiesto il dispiegamento di tantissime forze armate francesi, ma che fortunatamente si è concluso nel migliore dei modi, con la morte dei due killer che hanno tenuto con il fiato sospeso non soltanto tutta la Francia ma il mondo intero.

Le forze dell’ordine hanno confermato pochi minuti fa il successo dell’operazione. Secondo quanto dichiarato al momento pare che durante lo scontro non ci siano state delle vittime e che l’ostaggio sia stato liberato da un vero e proprio incubo durato diverse ore.

È finita quindi la corsa dei due killer, in fuga dopo la terribile strage nella redazione di Charlie Hebdo. Da quando sono stati individuati i due killer erano sempre sfuggiti all’assedio delle forze armate ma questa volta sono stati i militari francesi ad avere la meglio.

Si indaga adesso sul passato dei due killer per risalire alla loro storia ma sopratutto per capire chi si possa celare dietro questo incredibile attentato che ha colpito la Francia nel suo cuore pulsante e che in questi giorni ha dato vita a tantissime manifestazioni non soltanto nel paese ma anche nel resto del mondo, per protestare contro un atto tanto violento e crudele. A ribellarsi a tutto questo anche gli stessi musulmani, che non si sentono affatto rappresentati da un gesto di violenza di simili proporzioni, che non giustificano e non condividono.

L’incubo finalmente può dirsi finito. Bisogna adesso fare i conti con tutto quello che questo attacco significa.

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