Netflix: con pubblicità niente download dei contenuti e salto degli spot

Sul conto di Netflix, che sta riscontrando un assai basso gradimento (anche) nella sua iniziativa di videogame offerti gratis senza acquisti in-app, sono circolati vari rumors, in merito al suo venturo piano di abbonamento economico supportato dalla pubblicità

Netflix: con pubblicità niente download dei contenuti e salto degli spot

Il colosso dello streaming Netflix, da qualche tempo in sofferenza a causa della concorrenza di rivali del calibro di Disney+, Prime Video, HBO Max, Discovery+, con perdite di utenti (e utili) negli ultimi due trimestri, è ormai impegnato, assieme al partner tecnico scelto, Microsoft, nell’allestire un piano supportato per la pubblicità (privo di alcuni contenuti in termini di serie e film), sul conto del quale sono emerse nuove e interessanti indiscrezioni. Il tutto nel mentre l’offerta di videogame di Los Gatos non sembra far presa come forse ci si auspicava.

Nelle scorse ore, il programmatore Steve Moser ha condiviso con il portale d’informazione economica Bloomberg, una serie di scoperte eseguite analizzando il codice della propria versione di Netflix per iPhone: secondo l’esperto programmatore, Netflix, che si è limitata definire i rumors come speculazioni stante lo stadio embrionale del progetto in cui alcuna decisione definitiva è stata ancora presa, prevede di non supportare nella sua offerta ad-based, il download dei contenuti per una fruizione off-line, di solito usata molto da chi viaggia, ad esempio in aereo.

Ciò dovrebbe costituire una leva per indurre gli utenti a passare al livello immediatamente superiore che, nel caso dell’Italia, è quello base, da 7.99 euro al mese (1 device, qualità SD e non HD).

Un altro aspetto che è emerso a proposito dell’offerta ad-based di Netflix riguarda il fatto che gli utenti non potranno saltare la pubblicità, cosa invece spesso permessa nei servizi di streaming intrattenitivo: in compenso, sarà possibile personalizzare la propria esperienza pubblicitaria, dacché il sistema chiederà agli utenti qualche istante, e alcuni dettagli, per personalizzare gli annunci pubblicitari che gli proporrà. Non meno importante, poi, sarà il fatto (ovvio in sé) che – durante le interruzioni pubblicitarienon sarà possibile far ricorso ai controlli di riproduzione (niente avanti veloce, insomma). 

Infine, il flop dei videogame. Secondo CNBC, che riporta i dati dell’app marketer Apptopia, i videogame che Netflix propone dall’Agosto del 2021, ampliatisi nel corso del tempo, han sinora totalizzato 23.3 milioni di download, e intrigato 1.7 milioni di utenti giornalieri (quindi nemmeno l’1% del suoi utenti, conteggiati in 221 milioni di abbonati).

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