Spotify, stretta nella morsa tra il metabolizzare una trimestrale con chiaroscuri e l’affrontare i problemi di disinformazione nei suoi podcast, proprio nel momento in cui anche TikTok si lancia nella mischia della promozione e della distribuzione musicale, ha messo in atto, senza troppo clamore, una novità scoperta quasi per caso dai suoi utenti che ne avvalgono in auto, che giunge a pochissimo tempo dal lancio, per ora negli USA, del curioso dongle “Car Thing” che, guarda caso, offre (per la “modica” cifra di 90 dollari) proprio un’interfaccia Spotify ottimizzata per quando si è in auto.
Lo scorso Novembre, il noto streaming svedese Spotify ha rimosso la modalità “Car View” dalla sua versione mobile per Android (in questo caso, nel mese in corso, le impostazioni relative sono ancora presenti, anche se le feature non è più operativa) e iOS, con estremo disagio da parte degli utenti che se ne avvalevano per controllare la loro esperienza nella piattaforma di streaming mediante un’interfaccia agevolata per quando sono in viaggio in auto sì da non distrarre l’attenzione dalla guida.
Tale rimozione si verificò in modo abbastanza silente, più o meno come è accaduto nelle scorse ore per un’altra funzione, che consentiva il supporto diretto verso alcuni infotainment base, come quelli di JVC–Kenwood e Pioneer.
Spotify stessa ha confermato a 9to5google d’aver rimosso il supporto alle unità audio di alcuni marchi, con la conseguenza che non sarà più possibile avviare l’app integrata negli infotainment in questione, anche se – avvalendosi del Bluetooth o di un collegamento via cavo – sarà comunque possibile riprodurre l’audio dai propri dispositivi.
Il problema, secondo quanto emerso, non va ad impattare sugli infotainment più moderni, supportanti Apple CarPlay e/o Android Auto, piattaforme per le quali esiste una versione ufficiale di Spotify, ma coinvolge i milioni di utenti che, invece, avevano un infotainment datato, e più piccolo, come ad esempio i sistemi single DIN di Pioneer che, da par suo, non s’era limitata a implementare la gestione delle tracce di Spotify o a esibirne i titoli, ma permetteva anche di applicare i like ed i dislike, come pure di generare delle stazioni radio sulla base delle playlist o delle canzoni in riproduzione.