Per giocare sfruttando il grande schermo di una TV, le soluzioni non mancano, dalle nuove PS5 o Xbox Series S ed X, al casual gaming mediante un Fire TV stick e un controller. Un prodotto piuttosto completo, ma decisamente economico, adatto agli amanti del retrogaming, ma non solo, risulta essere invece il nuovo EvoFox Game Box dell’indiana Amkette.
Il prodotto (8.999 rupie, o 102 euro sullo store ufficiale), in forma di tipico mediabox squadrato, seppur con un vivace LED ai bordi, è mosso da un processore quadcore Amlogic S905X3 Cortex-A55 e dalla scheda grafica 3D Mali G31, capace di supportare la riproduzione in 4K a 60 fps, ma anche l’upscaling al 4K da risoluzioni minori (480/720/1080p), ed il codec di compressione H.265 (HEVC). La RAM a bordo, di tipo DDR3, ammonta a 4 GB, mentre lo storage, espandibile via microSD di altri 128 GB, conta 32 GB di spazio, di cui 25 a disposizione dell’utente, nonostante la presenza del sistema operativo Android TV (a base 9 Pie) e la preinstallazione di oltre 20 giochi Android (es. Dead Trigger 2, GTA, Real Racing, Unkilled, Asphalt 8) e di oltre 100 classici del gaming (es. Pac-Man, Super Mario, Street Fighter II, Donkey Kong, Contra III, etc).
Ulteriori contenuti gaming possono essere sempre scaricati dal web, dallo store ufficiale di Google, o da uno di terze parti: lo stesso discorso vale per le app di streaming, come YouTube, YuppTV, e Spotify (nonostante il mancato supporto verso Prime Video di Amazon o Netflix).
Dotato di diverse porte, tra cui una HDMI 2.1 con funzionalità CEC e supporto sia al 4K HDR che al surround a 5.1 canali, oltre che di due USB Type-A (una 3.0), l’Amkette EvoFox Game Box gestisce le connettività senza fili Wi-Fi dual band e Bluetooth 5.0.
Di base, viene controllato tramite un telecomando “Air”, con supporto ai comandi vocali verso Assistant (provvisto di pulsante dedicato) o, sempre incluso nella confezione d’acquisto, passando per un gamepad wireless, simil DualShock 4 (nella disposizione dei pulsanti ma anche per la doppia vibrazione), autonomo per 8 ore. L’interazione con le due periferiche in questione, tuttavia, avviene mediante dongle che, quindi, vanno a saturare le due uscite USB presenti, con la conseguenza che, per realizzare un meeting online (su Meet, Duo, o Zoom), via webcam plug-in, è necessario rinunciare o al controller o al telecomando.