Anche per Google sembra essere arrivato un periodo di grandi annunci. Dopo il comunicato delle scorse ore in cui – da Los Angeles – si parlava del lancio di “YouTube TV“, la propria piattaforma on demand online, con abbonamento da 35 dollari mensili, è arrivato il varo – in sordina – di “Google Hangouts Meet”, il servizio di conference-call in HD di Mountain View.
Di per sé, Google non ha annunciato il nuovo servizio, forse per l’intenzione di avvalersi del “Google Next Cloud” (San Francisco, 8-10 Marzo 2017) come palcoscenico più idoneo allo scopo: tuttavia, già a Maggio 2016, Big G confermò che, essendo state lanciate le app “Allo” e “Duo” (per chat e videochiamate one-to-one), si sarebbe proceduto ad un ricollocamento – in salsa business – della risorsa Hangouts, già scorporata per tempo da Google+, lo sfortunato progetto di social network googleiano.
A quanto pare, quel momento è giunto, visto che i colleghi di TechCrunch hanno scovato la presenza del progetto in questione, destinato a sostituire il normale “Hangouts” nella “G Suite” (comprensiva di GDocuments, GDrive, Google+, Calendar, Gmail), che Google è solita offrire alle imprese, quale strumento cloud based dedicato al mondo delle aziende e degli affari.
Secondo quanto si è appurato, Google Hangouts Meet sarà accessibile tramite applicazione mobile (per ora solo iOS, con integrazione verso Gmail e Calendar, per programmare gli impegni), e da web browser (Chrome) all’indirizzo “meet.google.com”.
Una volta scelto il canale di partecipazione, ci si ritroverà dinnanzi una schermata simile a quella di Hangouts, con un paesaggio per sfondo, ed il widget per la data e l’ora, senza (per ora) che vi sia il tool per effettuare le telefonate, o inviare messaggi testuali.
Semplicemente, verrà richiesto l’inserimento di un codice, per partecipare ad una delle conference call in calendario: a quel punto, stabilita la risoluzione per la ricezione del segnale (HD, o definizione standard), e per la ricezione del medesimo (previsto anche il solo audio, per le connessioni lente), si potrà partecipare ad una videochiamata one-to-one, o di gruppo, in questo caso sino ad un massimo di 30 persone (contro le 10 del normale Hangouts).
Una volta entrati, un riquadro permetterà di vedere l’utente che parla e, eventualmente, di bloccarne l’audio o il segnale video mentre, sulla destra, sarà presente l’elenco delle conference call in svolgimento, con tanto di argomento, relatore, orario d’inizio, e numero dei partecipanti. Volendo switchare da quella in corso ad una di queste altre, sarà sufficiente cliccarvi sopra, e premere il tasto verde che apparirà con la scritta “Join Meeting” (Unisciti al meeting).
Al momento, l’indirizzo internet del nuovo servizio – che scende, quindi, in campo contro Skype for Business (Microsoft) e Chime (Amazon) – risulta già attivo, mentre l’app su iOS è apparsa solo per breve tempo nell’App Store americano: in ogni caso, dovrebbe esserne prevista anche una versione per Android, propedeutica al lancio definitivo – su scala globale – di Google Hangouts Meet.