Facebook, il grande social network di Mark Zuckerberg, è abituato a “coccolare” i suoi sempre più numerosi utenti con grandi e piccole innovazioni, proprio come quelle emerse nelle scorse ore: il colosso di Menlo Park, infatti, avrebbe introdotto una novità nelle Storie del network in blu, e si sarebbe attivato tanto nelle videochat immersive, quanto nell’intelligenza artificiale.
Facebook, già da tempo, ha “mutuato” le storie di Snapchat, inserendole sia in Instagram, che sul social stesso: purtroppo, le cose non sono andate come da auspici. Su Instagram, infatti, le Stories vanno alla grande e, con 250 milioni di utenti giornalieri, ci si è lasciati alle spalle chi quel formato lo aveva inventato (Snapchat, fermo a 166 milioni di users al dì) ma, su Facebook, sono ben pochi a sfruttare quest’opportunità, per lo più colta da VIP, editori, e personaggi famosi che – in questo modo – possono condividere le loro giornate con amici e fans.
Per dare maggiore sprint alle Storie anche su Facebook, Zuckerberg ha pensato di arricchirle di un’opportunità, sostanziata nella facoltà di renderle “pubbliche”: in pratica, dopo aver creato una Storia come prima, e averla pubblicata, basterà entrare nelle impostazioni della medesima (l’icona dei tre puntini), per variare il l’audience della stessa da “amici” a “pubblico” (o l’inverso, se la si vuole ri-trasformare in privata). Tale novità, scoperta dalla rivista digitale TechCrunch, è stata ammessa ufficialmente da un portavoce della società, che ha presentato l’introduzione di questa opzione – avvenuta qualche settimana fa – come ulteriore strumento offerto agli oltre 2 miliardi di utenti del social per restare in contatto tra loro.
Sempre con la finalità di far restare in contatto i suoi utenti, secondo il portale Bloomberg, Facebook – nel suo mitico “Building 8” – avrebbe avviato la sperimentazione di un supporto immersivo per le videochat, che restituisca – a persone lontane fisicamente – l’illusione di trovarsi nella stessa stanza. Considerando il fatto che Zuckerberg, qualche anno fa ha acquistato la società Oculus, che produce visori VR, ed il recente varo dell’ambiente simulativo “Spaces”, non è difficile credere all’indiscrezione in oggetto.
Facebook, tuttavia, si sta concentrando anche sull’intelligenza artificiale. A conferma di questo rumor, due fatti. Innanzitutto, sembra che il noto social stia lavorando ad un suo speaker smart, in modo da concorrere nei salotti di tutti noi, con gli equivalenti Echo/Show (di Amazon), e Home (di Google).
Inoltre, è trapelata – per diretta ammissione degli interessati – l’acquisizione della start-up “Ozlo”, sempre sita in Menlo Park, specializzata nell’applicare l’intelligenza artificiale per consentire ai bot risposte naturali ed elaborate anche alle domande più complesse. Tenendo presente che Facebook – ad Aprile, negli USA – ha inaugurato l’assistente M, che aiuta gli utenti di Messenger nelle conversazioni, e che nei giorni scorsi ha dovuto sospendere 2 bot perché “avevano inventato un loro linguaggio incomprensibile”, è verosimile che saranno proprio i bot di Messenger a beneficiare di quest’altra branca di attività del social in blu.