Da qualche tempo impegnata nel consentire ai creators di monetizzare il proprio impegno, attraverso funzioni come Tip Jar (barattolo delle mance) e Ticketed Spaces (live chat audio con ticket d’ingresso), la piattaforma social Twitter – reduce dall’annuncio della funzione anti molestie Security mode – ha reso noto il varo ufficiale, per ora negli USA e Canada (con l’attivazione global schedulata “nelle prossime settimane“), dell’opzione “Super Follows”, ad oggi limitata al sistema iOS (sebbene il client desktop e quello Android seguiranno presto).
Annunciata nel Febbraio del 2021, e in test da qualche mese, Super Follows consente, a categorie come esperti, giornalisti, attivisti, influencer, creators, organizzazioni non profit, musicisti, personaggi famosi, sportivi, attori, di vendere degli abbonamenti, prezzandoli a 2.99, 4.99, o 9.99 dollari al mese, che daranno diritto a ricevere bonus (es. un badge da Super Follower), contenuti esclusivi, dietro le quinte, anteprime, pensieri non filtrati, conversazioni “dai loro account preferiti” riservate agli utenti paganti.
I contenuti destinati a coloro che si abboneranno tramite un pulsante posto nel profilo dell’account prediletto saranno pubblicati nella TimeLine, dopo che il creator, in sede di editing, avrà scelto tra le opzioni di pubblico “Tutti” o “Super Followers”.
Secondo quanto reso noto a suo tempo da Twitter, per avvalersi della funzionalità Super Follows, gli utenti dovranno dimostrarsi idonei possedendo alcuni requisiti, come l’avere almeno 10mila follower e aver pubblicato almeno 25 post negli ultimi 30 giorni: a quel punto si potrà inoltrare domanda ed esser messi in lista d’attesa. Inizialmente, la piattaforma tratterrà, di quanto guadagnato dagli utenti con Super Follows, il 5% degli incassi: ciò sino a che il creator non arrivi a totalizzare un guadagno di 50mila dollari.
A quel punto, le royalties dovute a Twitter saliranno al 20%, comunque inferiore – secondo il canarino azzurro – al 30% che solitamente viene richiesto (a seconda del sistema operativo presente sul device) da Apple e da Google per gli acquisti in-app.