Twitter: tra novità per gli inserzionisti e tante polemiche e problemi

Continua a rimanere impelagata in polemiche e problematiche il social Twitter il cui nuovo proprietario Elon Musk, non smette di corteggiare gli inserzionisti pubblicitari, in fuga dal canarino azzurro a causa della sua condotta troppo volubile e irruenta.

Twitter: tra novità per gli inserzionisti e tante polemiche e problemi

Il celebre social network Twitter è finito nuovamente al centro di polemiche, per i pochi dipendenti rimasti in servizio, ma anche per la poca moderazione di contenuti inappropriati e per il prossimo ritorno in campo di Donald Trump. Anche il restituire il prestito resosi necessario per comprare Twitter sta risultando di gran difficoltà per Elon Musk che, però, ha messo in campo diverse iniziative almeno per ridar fiato, pubblicitariamente parlando, alla sua creatura social. 

Giusto ieri il gruppo contro l’incitamento all’odio, HateAid, e l’Unione europea degli studenti ebrei (EUJS), hanno avviato un’azione legale presso il tribunale regionale di Berlino contro Twitter, lamentando che il social ora controllato da Elon Musk non riesce a “far rispettare le proprie regole contro i contenuti antisemiti, compresa la negazione dell’Olocausto“. Nello specifico, pur avvertita dagli utenti, la piattaforma del canarino azzurro lascerebbe molti di questi contenuti online, benché le sue regole e policy le proibiscano. 

Non è chiaro se ciò dipenda dal fatto che Musk si presenti come l’assolutista della libertà di parola, o se ciò dipenda dalla riduzione della forza lavoro operata a suon di licenziamenti. A tal proposito, CNBC ha ottenuto l’accesso a registri interni da cui si evince come l’organico a tempo pieno del social sia calato a 1.300 dipendenti, di cui meno 550 ingegneri: inoltre, dei circa 1.300 dipendenti in questione, 70 sarebbero in congedo (40 di questi sarebbero ingegneri). 

In risposta al tweet con cui CNBC ha rilanciato la notizia sul proprio account, il miliardario Musk ha prontamente risposto asserendo che la nota diffusa non fosse esatta in quanto “vi sono circa 2300 dipendenti attivi e che lavorano su Twitter“. Di questi, centinaia si occuperebbero di fiducia e sicurezza: inoltre, andrebbero conteggiati anche “diverse migliaia di appaltatori“. 

Altri problemi derivano dai soldi resisi necessari per comprare Twitter per 44 miliardi di dollari. Come noto nell’affare in questione Musk ha accumulato 13 miliardi di debiti e, a quanto pare, secondo il Wall Street Journal l’imprenditore avrebbe preso in considerazione l’idea di “utilizzare fino a 3 miliardi di dollari in potenziali nuove raccolte fondi” per ripagare tale debito. 

Altri problemi potrebbero poi arrivare in quel di Giugno, quando Trump, da qualche tempo riammesso su Twitter, potrà tornarvi effettivamente in quando scadrà il contratto che lo lega in esclusiva al suo social Truth, in modo da usare tutti i social su cui ha un account come potenza di fuoco per la sua campagna elettorale in vista delle presidenziali del 2024. 

Passando alle novità concrete, come noto Twitter continua a perdere inserzionisti pubblicitari. Per rimediare, Musk ha avviato un’altra iniziativa, i Search Keyword Ads, che permetteranno agli inserzionisti “di concentrarsi su specifiche ricerche di parole chiave“, facendo apparire tweet sponsorizzati, detti anche “Promoted Tweet”, all’interno dei risultati per specifiche ricerche. In tal modo, ad esempio, cercando la parola pizza su Twitter, potrebbe apparire tra i risultati anche l’annuncio del proprio ristorante preferito in zona. 

Sempre con lo scopo di coccolare i recalcitranti investitori pubblicitari per far sì che tornino su Twitter, Musk ha annunciato la collaborazione con le società DoubleVerify e Integral Ad Science (IAS) specializzate in tecnologia pubblicitaria, grazie alla quale si che notificherà agli inserzionisti l’eventualità che i loro annunci siano posizionati accanto a contenuti non appropriati

 

 

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