Il social network Twitter, nelle scorse ore, ha comunicato formalmente la chiusura di una funzione testata in sordina, che permetteva la creazione di un tweet in tandem tra due utenti. Il difficile periodo di Twitter, però, non traspare solo dalle funzioni chiuse, ma anche da problemi con le istituzioni europee, e da curiosi strascichi dei recenti licenziamenti.
Come noto i conti di Twitter non sono propriamente floridi. Ciò ha portato il neo proprietario Elon Musk a licenziare la maggior parte dei suoi dipendenti fissi e collaboratori, ma anche a mettere all’asta, per 1,5 milioni di dollari, diverse suppellettili della sede di San Francisco, comprese tastiere e dongle USB. Tuttavia, ciò nonostante, secondo Wired Musk avrebbe, quasi sicuramente in modo non intenzionale (come invece fatto da Airbnb e Snap), lasciato ai dipendenti licenziati i loro notebook, come nel caso dell’ingegnere informatico Eric Frohnhoefer che, licenziato dopo un diverbio con Musk per delle statistiche, sarebbe stato lasciato a casa con, a prendere polvere nell’armadietto, il proprio MacBook Pro M1 Pro.
Alcuni dei dipendenti a cui sono stati lasciati i loro notebook aziendali meditano di ripristinare le loro macchine per renderle di nuovo utilizzabili, mentre altri temono che ciò potrebbe compromettere l’indennità di licenziamento che l’azienda deve ancora destinar loro.
Lo scorso Novembre, in Europa è entrato in vigore il Digital Services Act (DSA) che, nel caso di Twitter, ha richiesto, nei mesi scorsi, che il social proteggesse la libertà di parola, rafforzasse la moderazione e applicasse politiche di utilizzo trasparente. Dopo i licenziamenti massicci dei mesi scorsi il commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, ha incontrato in video chiamata Elon Musk e, nel prendere “atto del percorso che Twitter si impegna a intraprendere in Europa per rispettare le regole DSA“, ha convenuto che “i prossimi mesi saranno cruciali per trasformare gli impegni in realtà“. La normativa del DSA, va ricordato, prevede che non ottemperando a quanto prevista in essa si possa incorrere in multe sino al 6% del fatturato globale di un’azienda.
Dopo una certa fase di test, durata invero pochi mesi, la funzione dei CoTweet, introdotta in alcuni mercati per pochi utenti nel Luglio del 2022, è stata chiusa il 31 Gennaio del 2023. I CoTweet., comunica il social, saranno visibili ancora per un mese, poi appariranno come tweet solo di colui che ha avviato il tweet mentre, sul profilo del co-autore (che sarà rimosso dal cinguettio), i tweet appariranno come retweet dell’autore primario.