Fresca reduce dal lancio sperimentale del servizio a pagamento Twitter Blue for Business, il social del canarino azzurro nelle scorse ore è stato scosso nuovamente da alcune novità in ambito societario, con alcune eccellenti fuoriuscite, promesse o già messe in atto.
Come noto, nei giorni scorsi Elon Musk, nuovo proprietario del social, ha tenuto un sondaggio col quale ha chiesto ai frequentatori della piattaforma si pronunciarsi in merito alle sue eventuali dimissioni da capo della stessa. Il sondaggio si è concluso con 17,5 milioni di partecipanti e il 52,5% di utenti che ha votato per il sì. Musk, che durante il sondaggio aveva promesso di attenersi al suo esito, sulle prime ha tentennato, accennando al fatto che non vi era alcun successore.
Poi, l’imprenditore ha tentato la sortita dell’oligarchia, accettando la proposta di un utente, abbonato a Blue, di far votare sulle questioni importanti solo gli abbonati al social, in quanto sono coloro che v’investono in concreto. Dopo un po’ di attesa, nel corso della quale non sono mancati i rumors in merito a possibili successori di Musk, con autocandidature varie e ipotesi di “prestiti” dalle altre aziende del miliardario, quest’ultimo ha sorpreso un po’ tutti con un tweet nel quale ha annunciato che si dimetterà da CEO del social, non appena avrà trovato qualcuno abbastanza folle da ricoprire tale ruolo.
In compenso, anche nel caso andasse in porto il passaggio di consegne a un nuovo amministratore delegato, la cosa potrebbe tradursi in una mera mossa d’immagine, visto che Musk ha spiegato di voler rimanere a capo delle divisioni server e software.
Noto per aver violato i sistemi di Sony e Apple, l’hacker e programmatore Geohot, al secolo George Hotz, era stato assunto a Novembre da Musk col compito di correggere alcune cose, come il pop-up che appare quando si naviga sul social non loggati e la ricerca nella piattaforma, avendo 12 settimane di tempo per fare il tutto. Nelle scorse ore proprio Geohot ha annunciato le sue dimissioni, con l’intento di tornare a occuparsi del “suo appassito GitHub“, pur ringraziando per la grande opportunità che aveva ricevuto e asserendo di fare il tifo per il successo di Twitter 2.0.