Meta chiude il crypto portafoglio Novi: parte la corsa a ritirare il saldo disponibile

Chiude Novi, il portafoglio digitale di Meta legato al progetto della (mai decollata) cryptovaluta Diem: Menlo Park consiglia di ritirare il saldo "il prima possibile".

Meta chiude il crypto portafoglio Novi: parte la corsa a ritirare il saldo disponibile

Dopo l’emergere di una nota interna con la quale si prospettavano ai dipendenti mesi duri per questo fine di 2022, Meta ha comunicato, questa volta in modo ufficiale, un’altra brutta notizia, relativa alla chiusura del suo cryptowallet Novi, al culmine di un processo di riduzione dell’intento iniziale di lanciare la criptomoneta proprietaria Libra, poi ribattezzata Diem.

Lo scorso Ottobre, Meta, ex Facebook Inc, annunciò il test del portafoglio Novi, ex Calibre, in USA e Guatemala, per aiutare a trasferire le rimesse oltreconfine: l’esperimento, coadiuvato da Coinbase, era fondato non sulla cryptovaluta Diem, ma sulla stablecoin Pax Dollar, che offriva “importanti attributi normativi e di protezione dei consumatori“. A Novembre, poi, con un colpo a sorpresa, il responsabile del progetto Diem e Novi, David Marcus, si è dimesso a Novembre, annunciando l’uscita da Meta per fine 2021. 

A inizio 2022, Stuart Levey, CEO di Diem, ha annunciato la dismissione degli asset di Diem, ceduti in toto a Silvergate: a quel punto, rimaneva solo il portafoglio Novi, ancora in test.

L’uso del passato è d’obbligo, visto che Meta ha comunicato che il 1° Settembre 2022 chiuderà il wallet Novi: gli utenti potranno versare fondi sino al 20 Luglio, ma Menlo Park ha consigliato, quanto al saldo nel wallet, di ritirare i fondi il prima possibile, anche se vi saranno comunque in automatico, anche dopo la chiusura del servizio, dei tentativi di instradare quanto rimasto dei fondi sulle carte di credito e sui conti correnti degli utenti. 

Meta, nel comunicare tutto ciò ha comunque spiegato d’aver fatto tesoro dell’esperienza maturata nell’introdurre nuovi prodotti, come oggetti da collezione digitali (di cui sta diffondendo l’adozione ovunque, sotto il nome di Digital Collectibles) e che vi sarà ancora dell’impegno sul w3, per il “valore che queste tecnologie possono apportare alle persone e alle aziende nel metaverso“. In tal senso, di recente è stato cambiato il nome a Facebook Pay, ora Meta Pay, destinato a diventare anche una sorta di wallet per il metaverso

Continua a leggere su Fidelity News