Facebook: voti ai commenti nei gruppi, Consiglio di vigilanza, app Sparked per cuori solitari

Sempre attiva in mille iniziative, Facebook ha attenzionato nuovamente i single, con un progetto ad hoc: nei gruppi arriva invece il voto (anonimo) ai commenti e, a favore degli utenti in generale, sbarca la facoltà di richiedere la rimozione di un contenuto.

Facebook: voti ai commenti nei gruppi, Consiglio di vigilanza, app Sparked per cuori solitari

Facebook, il noto social network di recente coinvolto in un pesante scandalo in tema di privacy, ha annunciato importanti novità per migliorare le discussioni nei Gruppi, come anche il varo di un’altra app per cuori solitari: nel mentre, il consiglio di vigilanza semi-indipendente della piattaforma ha cominciato ad accettare le richieste di rimozione degli altrui contenuti. 

Una peculiarità del pensionando Yahoo Answers prevedeva che gli utenti potessero votare le altrui risposte: qualcosa di simile, sempre per “migliorare la qualità della discussione” è stato appena introdotto da Facebook all’interno dei Gruppi, ove diventa possibile dare un valore agli altrui commenti. Per farlo, sia su desktop che lato mobile, certi che il proprio voto sarà anonimo (e sarà solo conteggiato nel totale, visibile a tutti), bisogna focalizzarsi sul sotto-menu delle Reactions dove, a sinistra dei “Mi piace”, sono apparse due freccine opposte, per esprimere apprezzamento o critica: toccando tale icona, sarà possibile rispondere sì o no alla domanda “Questo commento è utile per i membri del gruppo?”, con la conseguenza che il sì richiederà una precisazione ulteriore, onde spiegare se il commento sia stato ritenuto utile, gentile, interessante, istruttivo, pertinente, o foriero di una nuova idea. 

Nel 2020, Facebook ha varato l’Oversight Board, conferendogli il compito di valutare le decisioni del social in fatto di rimozione o meno dei contenuti, assumendo decisioni vincolanti: nelle scorse ore, le mansioni di tale consiglio di vigilanza sono state estese, posto che ora non si limita più a recepire i ricorsi degli utenti nel caso sia stato loro cancellato qualcosa e ne vogliano il ripristino, ma può anche ricevere un appello (solo una minima parte dei quali viene revisionato), qualora si sia esaurito il percorso verso il social stesso, per richiedere (entro 15 giorni) la rimozione di un contenuto che si ritiene non dovrebbe trovare ospitalità sul social. L’esito dell’appello presentato, contro cui non sarà possibile fare ricorso, sarà consultabile dall’utente presso un’apposita pagina (oversightboard.com/). 

Nel 2019, Facebook ha varato la funzionalità “Facebook Dating” per esplorare la possibilità di amorose corrispondenze tra i propri amici, estendendo il servizio via via globalmente: l’anno successivo, è arrivata l’app “Tuned“, che permetteva alle coppie distanziate, di creare uno spazio intimo, condividendo pensieri, stati d’animo, creando un album digitale o scambiandosi la musica via Spotify. Quest’ultimo progetto era il frutto dell’NPE Team che, ora, ha sfornato anche l’app di speed dating “Sparked”

Secondo quanto emerso, quest’ultima, ad oggi solo in forma di piattaforma web (sparkedapp.com), non contempla messaggistica, o la possibilità di sfogliare profili pubblici come su Tinder: di base tutto è affidato a videochiamate lampo, di 4 minuti, dopo le quali, se scocca la scintilla, si può optare per un secondo video-appuntamento, di 10 minuti, alla fine del quale, se entrambi lo desiderano, possono scambiarsi le informazioni personali, per restare in contatto. Allo stato attuale, prima di poter partecipare agli speed date in questione, Sparked prevede che si risponda ad alcune domande (es. se si è interessati a conoscere uomini, donne, o non binari di genere, etc) per determinare che tipo di “dater” si è, per poi esser messi in aspettativa, nell’attesa d’essere valutati da personale umano. 

Continua a leggere su Fidelity News