Facebook, il social in grado di unire digitalmente una notevole porzione dell’umanità, in vista delle prossime presidenziali USA, tenendo sempre presente il costante pericolo di manipolazioni informative e interferenze in merito, ha attivato – a scopo trasparenza – ulteriori controlli sull’identità dei propri utenti. Quasi come in una sorta di match a distanza, anche Twitter non si è fatta mancare la sua razione di novità, tra controlli anti fake-news, e rilascio di attese e nuove funzionalità.
A pochi giorni di distanza dal varo dei Facebook Shops, con i Facebook Avatars ancora “caldi”, come riportato da Outlook India, Menlo Park ha diramato una nota con la quale annuncia un’iniziativa finalizzata ad assicurare alle persone che sappiano con precisione chi c’è dietro i contenuti che leggono sul social. Tale proposito, nel 2018, aveva portato al processo di verifica dell’identità per i gestori delle Pagine: lo stesso procedimento, incentrato sulla verifica dell’ID, è stato ora esteso ai detentori di profili con ampio seguito negli USA: di conseguenza, si vedranno ridurre la visibilità nella distribuzione dei propri post virali tutti coloro che si sottrarranno a tale processo di verifica, o di cui risultasse un’incongruenza tra l’account social collegato e l’ID fornito.
In più, spiega il team di Mark Zuckerberg, coloro che sono anche admin di una Pagina dovranno ottemperare al processo di verifica dell’account noto come “Autorizzazione dell’Editor di Pagine” prima di poter tornare a pubblicare tramite le stesse.
Anche dal fronte twitteriano dei social giungono novità piuttosto significative. Il social canarino azzurro, sul punto di essere sanzionato dal Garante per la privacy irlandese (Data protection commission) per violazione del GDPR, a seguito del bug al client Android che, nel Dicembre scorso, mise a repentaglio la sicurezza e la riservatezza dei propri utenti, ha preso posizione sul tema fake news, dopo lo scontro con Donald Trump, spiegando che continuerà nel segnalare e correggere le informazioni contestare o errate “sulle elezioni a livello globale“, senza che questo, quale risposta alle ben note posizioni di Mark Zuckerberg, li renda “un arbitro della verità” di ciò che le persone leggono.
Polemiche e querelle legali a parte, Twitter, reduce dall’introduzione del test per i Fleet simil Storie anche in Italia, ha comunicato di aver introdotto due importanti funzionalità, disponibili anche in Italia: la prima riguarda la possibilità di salvare come “Bozze” (senza perderne il contenuto) i cinguettii la cui compilazione si sia dovuta interrompere. Per avvalersi del nuovo strumento, funzionante sia lato mobile che nella variante web based della piattaforma (benché ad oggi le bozze non risultino sincronizzate dall’uno all’altro ambito), in sede di creazione di un tweet, basterà premere la X in alto a sinistra e rispondere con “Salva” (invece che “Elimina”) alla successiva domanda sul da farsi: in seguito, sarà possibile rimettere mano a quanto salvato. accingendosi a compilare un nuovo post e accedendo, in alto a destra, alla voce “Bozze”.
La seconda novità, entrata in auge sul sito web del microblog azzurro (e quindi anche nella relativa progressive web app) dopo un lungo periodo di test, riguarda, invece, la possibilità di programmare, dall’icona del calendario sotto il form di compilazione, la pubblicazione di un post, fuso orario corrente alla mano, da qui ai prossimi 18 mesi. Dalla stessa finestra, spiega il team di Santa Clara, sarà possibile visualizzare l’elenco dei tweet non pubblicati, in quanto programmati (o, appunto, Bozze).