Prima o poi doveva succedere. Twitter è il social network più utilizzato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per postare e proprio il noto social ha definito come fuorvianti alcuni contenuti pubblicati dal presidente. In particolare sono stati aggiunti dei link per confutare quanto riportato in due dei suoi post. Questa prassi si chiama “fact-checking” e consiste appunto nel linkare fonti attendibili che negano le bufale riportate nei post.
La maggior accortezza di Twitter sui post pubblicati è cominciata ad inizio maggio. Martedì 26 maggio, sono stati segnalati come fuorvianti i due tweet del presidente. I tweet incriminati riportavano, testuali parole: “Non c’è modo di immaginare che il voto per corrispondenza non sia altro che un’operazione sostanzialmente fraudolenta“, e, “Il governatore della California sta per inviare delle schede di voto a milioni di persone. A tutti coloro che vivono nello Stato. Poco importa come ci siano arrivati. Dopodiché dei professionisti della politica vanno loro a dire come devono votare. Tutta gente che non aveva neanche mai pensato che cosa votare”.
Twitter definisce Trump fuorviante. La risposta del presidente
Dopo poche ore, Twitter ha linkato le fonti attendibili, prendendo come riferimento il Washington Post, CNN e altri giornali del calibro. Donald Trump ha definito che quanto scritto sui giornali sia tutto infondato. Uno dei responsabili di Twitter ha affermato che di fatto Trump ha detto cose false. Infatti, non è vero che il voto a corrispondenza porta ad avere elezioni truccate, in quanto non ci sono prove a riguardo.
La risposta piuttosto adirata di Trump non è tardata ad arrivare. Ha definito Twitter come il social network che influenza ed interferisce nelle elezioni presidenziali, definendo fake news quanto riportato dai giornali citati prima. Ha inoltre accusato il noto social network di limitare la libertà di parola.
Lo stesso post pubblicato su Facebook, però, non ha attivato il fact-checker. Il portavoce del noto social in blu afferma che gli utenti debbano avere la possibilità di dibattito.