Facebook, in prima linea nel rispetto delle misure anti-coronavirus, tanto da aver annullato sino a Giugno i propri meeting che prevedevano incontri di persone, ha cominciato a bannare sul social gli eventi che violano le norme degli stati in tema di distanziamento sociale. In contemporanea con tale provvedimento, ha avviato anche in Europa i sondaggi sui sintomi del Covid-19 mentre, più sul versante ludico, è da ascriversi lo sbarco continentale dei già noti Facebook Avatars.
La prima novità di Facebook in questo middle-week appena cominciato riguarda l’attuale emergenza da coronavirus. Nelle scorse settimane, Menlo Park aveva avviato via social dei sondaggi in cui veniva chiesto agli utenti di rendicontare dei propri sintomi: il progetto, creato in collaborazione con la Carnegie Mellon University, unica realtà a poter consultare i dati, avrebbe permesso a Facebook, in forma aggregata e anonima, di elaborare delle mappe interattive, aggiornate quotidianamente, che mostrassero la propagazione dell’epidemia, in modo da aiutare le autorità locali a capire ove concentrare le risorse salvavita (es. i respiratori), ma anche con quali zone avviare la famosa “Fase 2”. Ottenuti dei buoni riscontri in merito, il social si appresta a diffondere globalmente tale strumento, anche in Italia quindi, principiando proprio dal mercoledì in corso.
Sempre in tema di Covid-19, ma direttamente da Zuckerberg, che ne ha parlato nel corso di un’intervista alla trasmissione “Good Morning America” di ABC News, giunge la conferma di una seconda iniziativa del social che, nello specifico, ha preso a bannare tutti quegli eventi che sono suscettibili di non rispettare le varie normative nazionali in tema di distanziamento sociale, avendoli valutati come una forma di “disinformazione dannosa“.
La misura in questione risulta essere già in auge negli Stati Uniti, ove ha negato popolarità e visibilità (con le opportune rimozioni di contenuti) ad alcune proteste organizzate in presenza in California, Nebraska, e New Jersey.
Lo scorso Giugno, Facebook ha varato, in Nuova Zelanda e Australia, lo strumento dei Facebook Avatars, equivalenti ai Bitmoji: gli avatar in questione, anche se meno personalizzabili dei rivali snapchattiani, consentivano di settare la forma del viso, il colore degli occhi, varie opzioni per i capelli, e per i capi di abbigliamento, in modo da ottenere una controparte cartoonizzata di sé stessi, ampliata automaticamente in vari adesivi, da poter adoperare nel social (accanto al form dei commenti, in calce a ogni post), e in Messenger, come metodo espressivo alternativo ai generici e universali adesivi, o alle classiche emoji. Ebbene, tale novità, proprio in queste ore, è stata varata anche in Europa, Italia compresa, attraverso un’attivazione da server remoto in corso di svolgimento, destinata a concludersi nelle prossime ore o giorni.
Infine, la dark mode per l’app iOS. Diffusasi a livello di sistema sia nel robottino verde che nell’OS mobile di Cupertino, la dark mode arriverà prossimamente anche nella versione per iPhone e iPad di Facebook, secondo quanto appurato, in sede di reverse engineering, dai leaker di WABetaInfo che, in tal senso, hanno sbloccato ed acquisito alcune schermate. Da queste ultime, si evince come tale modalità, impostata sui toni del grigio scuro con accenti in blu, sia già molto diffusa (anche se non sempre in modo ottimale, come nella barra di stato che, non adeguandosi al cambio, risulta difficile a leggersi), potendo essere attivata sia automaticamente, in base alla modalità scura di sistema, che manualmente.