Facebook: scacco matto ai discorsi d’odio, bug Messenger sanato, iniziative umanitarie

Dal quartier generale di Menlo Park, una notevole sequela di comunicati ha permesso di apprezzare gli sforzi del team in blu in tema di lotta ai discorsi d'odio, di sicurezza della piattaforma, e di sostegno - all'appropinquarsi del Natale - delle persone più bisognose.

Facebook: scacco matto ai discorsi d’odio, bug Messenger sanato, iniziative umanitarie

Facebook, il celeberrimo social network di Mark Zuckerberg, ormai cappello delle più disparate iniziative, tra cui spiccano persino un servizio di Dating e diversi dispositivi hardware (i Portal e i visori Oculus), particolarmente in vena di comunicati, ha reso noti gli ottimi risultati ottenuti nel fronteggiare i discorsi d’odio, nel sanare le falle ai propri servizi, e nel supportare gli utenti più deboli, in particolar modo in vista del Natale e in piena emergenza coronavirus in corso. 

Nelle scorse ore, Facebook ha diffuso il confortante rapporto che rendiconta, per il range Luglio-Settembre 2020, l’applicazione degli standard della community, rilevando come l’applicazione dell’intelligenza artificiale, nel momento attuale in cui gran parte dei suoi dipendenti operano in smart working, ha consentito di intervenire su 22,1 milioni di contenuti di incitamento all’odio (quasi tutti individuati prima che venissero segnalati dagli utenti), col risultato che tali contenuti rappresentano solo lo 0.10 del totale dei contenuti visualizzati (su 10.000 visualizzazioni, solo 10 riguardano tale fattispecie di contenuti). Anche su Instagram le cose sono andate bene in tal senso, con provvedimenti su 6.5 milioni di contenuti, anche in questo caso individuati proattivamente nel 95% dei casi (contro l’85% del secondo trimestre). 

Un’altra buona notizia, in salsa Facebook, giunge anche in questo caso dal quartier generale di Menlo Park che, nel celebrare il decennale del suo programma di bug bounty, ha divulgato d’aver distribuito premi per 11,7 milioni di dollari volti a ricompensare le 6.900 segnalazioni confermate sulle 130mila ricevute: uno dei premi più grandi è andato alla ricercatrice googleiana Natalie Silvanovich, del team Project Zero, che ha scoperto una falla (poi sanata da Facebook) in grado di consentire a un malintenzionato delle vere e proprie intercettazioni audio ambientali: il tutto presupponeva che vittima e attaccante fossero nella stessa lista di amici, che usassero Facebook Messenger per Android (release 284.0.0.16.119 e precedenti), e che l’hacker inviasse, prima di una chiamata, un messaggio ad hoc, invisibile, di tipo SdpUpdate che, in sostanza, attivava il microfono anzitempo, lasciandolo in ascolto. 

Dulcis in fundo le iniziative Facebookiane per il Natale, a favore delle persone più bisognose. Il team di Mark Zuckerberg, che ha già attivato per tempo iniziative benefiche sul social, come il sistema che permette di agevolare (in alcuni grossi centri americani) la donazione del sangue (ricevendo notifiche di bisogno se ci si è etichettati come donatori) e il Community Help (nato nel 2017) che permette di coordinare gli aiuti e di raccogliere risorse (e fondi) per particolari crisi umanitarie, disastri naturali, e calamità varie (epidemie comprese), ha annunciato anche 3 nuove iniziative di carattere umanitario.

La nuova funzione Drives (proprio nel Community Help del social) permetterà (nei prossimi giorni, negli USA) di raccogliere beni di prima necessità (es. cibo e vestiti) da donare, segnalando di quali e quanti articoli si ha bisogno, e tracciando quelli che ancora mancano, mentre su Instagram arriveranno nuovi strumenti e adesivi per la donazione (oltre a quelli già presenti), e Facebook – il 1 Dicembre (giornata del dono, GivingTuesday) – nell’ambito del progetto “Season of Giving” metterà assieme, mediante le raccolte fondi degli utenti (gestite via Facebook Pay), donazioni per 7 milioni di dollari che poi verranno erogate alle no-profit agency americane

Continua a leggere su Fidelity News