Facebook ha appena confermato, attraverso un post sul suo blog ufficiale, l’attivazione del servizio “Community Help”, che va ad implementare il già attivo “Safety Check”, in modo che le persone coinvolte in eventi di crisi possano chiedere ed ottenere soccorso dalle persone che, nelle immediate vicinanze, offrono aiuto.
Già nel 2014, Facebook aveva attivato uno strumento utile alle persone coinvolte in incidenti, calamità naturali, o attentati: era il “Safety Check”, che permetteva agli utenti di far sapere ad amici e parenti che si stava bene, oltre a consentire a questi ultimi di verificare la situazione delle persone presenti nelle zone coinvolte.
Da allora, tale strumento è stato usato in tantissimi casi e circostanze drammatiche, e Facebook, alla fine, ha deciso di proporre qualcosa di più, sempre in tema di assistenza emergenziale, per i quasi 2 miliardi di persone (1.86 miliardi) che usano abitualmente la piattaforma Facebook: così, è arrivato “Community Help”, una sorta di espansione del Safety Check.
A fornirne i dettagli, nel corso di un’intervista a Medium.com, è stata la product designer di Facebook, Preethi Chethan, la quale ha spiegato che, nell’ideare “Community Help”, hanno analizzato il modo in cui gli utenti adoperavano alcuni strumenti di Facebook in particolari circostanze d’emergenza: nella fattispecie, è stato attenzionato l’uso dei gruppi, in occasione delle recenti inondazioni nel distretto meridionale indiano del Channai, a 350 km d’auto da Bangalore. Sulla base di quanto osservato, sono stati tratti dei modelli d’uso, che hanno portato all’ideazione di “Community Help”, nell’interfaccia con la quale impareremo a conoscerlo prossimamente.
Il funzionamento dello strumento “Community Help”, per dare e cercare aiuto durante le crisi, è molto semplice: quando si attiverà il Safety Check, in seguito a un evento di crisi segnalato da enti internazionali (es. iJET International, e NC4), l’utente potrà segnalare il suo stato di eventuale messa in sicurezza e, poi, passare a una schermata nella quale troverà il pulsante “Chiedi aiuto”: quivi, potrà digitare un post nel quale chiederà supporto, specificando di quale tipo.
Parimenti, dall’altra parte, chi offre aiuto, nell’accedere al Safety Check, dopo aver controllato lo stato di salute dei propri conoscenti in zona, potrà accedere ad una schermata ove sarà presente il pulsante “Offri aiuto”: qui, potrà precisare che tipo di aiuto sia in grado di offrire, tra il cibo, il trasporto, l’alloggio, l’abbigliamento, eventuali cure, etc.
Naturalmente, Community Help permetterà all’utente in difficoltà di cercare chi offre un determinato aiuto, nella posizione più vicina alle sue coordinate, e di contattarlo tramite Messenger, con messaggi che – nel venire visualizzati – riporteranno la posizione del richiedente.
Al momento, spiega Facebook, la Community Help – inteso come strumento di Facebook per dare e cercare aiuto durante una crisi – è già attivo in Arabia Saudita, India, Australia, Nuova Zelanda, USA, e Canada, e sarà utilizzabile in caso di incidenti (es. incendi, esplosioni di centrali etc), calamità naturali (terremoti, alluvioni, frane etc).
In seguito, dopo questa fase di test, e implementando anche i suggerimenti degli altri utenti, verrà esteso nel resto del mondo (e, quindi, in altre zone a rischio sismico, come l’Italia), e coprirà anche altre fattispecie emergenziali, come – ad esempio – gli attentati terroristici, ad oggi esclusi.