Facebook: in arrivo lo smart display "Portal", ed un responsabile per i diritti umani

Facebook sarebbe pronto a sfornare il suo primo vero device hardware, lo smart display "Portal", adeguatamente modificato in ottica privacy. Le polemiche non mancheranno ma, ad occuparsene, potrebbe essere il nuovo responsabile del social per i diritti umani.

Facebook: in arrivo lo smart display "Portal", ed un responsabile per i diritti umani

Facebook, il celebre e più diffuso social network che – nel corso degli anni – ha pensionato fior di rivali, alcuni dei quali noti (es. MySpace) o meno (es TSU), ha molti progetti in serbo per i propri utenti, a cominciare dai fantomatici display smart “Portal”: prima, però, un bel maquillage della propria immagine pubblica è d’uopo, ed ecco arrivare – quindi – la ricerca di un “responsabile per le politiche sui diritti umani”.

Di recente, il product manager di Facebook – Sara Su – ha pubblicato, su Twitter, una curiosa ricerca di personale, riguardante un “direttore della politica sui diritti umani: il manager in questione dovrà avere competenze tecnologiche, e non meno di 12 anni d’esperienza nelle politiche pubbliche relative alla libertà d’espressione, alla prevenzione dei conflitti, e sui diritti umani, in modo da assolvere alle sue variegate responsabilità.

Tra queste, rientrerà la redazione di normative che vincolino i comportamenti di chi opera su Facebook (es. utenti, inserzionisti) in tema di tutela dei diritti umani, e “costruzione della pace”, collaborare e supportare con i product manager del gruppo (anche per individuare chi violerà tali norme), e coordinarne gli sforzi nelle direzioni succitate. L’obiettivo, alquanto meritevole, sebbene ancora agli inizi (basti vedere le recenti polemiche sulle inserzioni di lavoro che discriminerebbero l’utenza femminile), sarebbe quello di agevolare le persone nell’edificazione di “comunità più forti.

Infine, gli smart display. Poco prima dello scandalo Cambridge Analytica, emerse che Facebook aveva progettato un suo smart display, inteso come un hub domestico simile a uno speaker Bluetooth ma corredato anche di display, sul quale visualizzare vari contenuti, o i comandi per controllare i vari elettrodomestici intelligenti di casa: all’epoca, Zuckerberg impose lo stop al progetto, perché le persone non avrebbero accettato – in quel momento – un dispositivo che avrebbe potuto richiedere altri dati agli utenti. Ora, però, il bandolo della matassa sarebbe stato trovato e, quindi, i tempi sarebbero maturi per l’ufficializzazione del nuovo hardware by Facebook.

Ne è sicuro il portale Cheddar, secondo il quale lo smart display di Facebook – ideato per confrontarsi con l’imminente Google Home Hub e l’Amazon Echo Showsi chiamerà “Portal”, e sarà cadenzato in due varianti, da 300 e 400 dollari, supportate dai comandi vocali di Amazon Alexa per farsi leggere le notizie, gli alert/promemoria, impostare playlist o richiedere determinati video, ma con un occhio di riguardo alla riservatezza. Portal, infatti, integrerà una webcam in modo da consentire videocomunicazioni da una stanza all’altra della casa, con la facoltà di seguire l’utente nei suoi spostamenti: onde evitare che questa funzionalità possa essere sfruttata da hacker e stalker digitali, Portal sarà munito di una sorta di privacy slider simile a quello in auge su alcuni portatili HP

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