Nelle scorse ore, la piattaforma streaming in abbonamento nota come Disney+ si è resa protagonista del varo, a partire dagli USA, di un suo piano di abbonamento con pubblicità, più economico rispetto a quello che ne è privo, anticipando nel merito la rivale Netflix, che a più riprese ha confermato l’interesse verso un analogo progetto.
In occasione della divulgazione dei dati per il terzo trimestre fiscale del 2022, la società d’intrattenimento multimediale Walt Disney Company ha rivelato di aver superato, per numeri di abbonati, Netflix (che solo di recente ha ammesso di averne persi quasi un milione, aggiuntivi rispetto a quelli lasciati per strada nel trimestre precedente), visto che Disney Plus, assieme alle controllate Hulu ed ESPN+, è arrivata a 221 milioni di utenti contro i 220,67 del secondo.
Dati finanziari a parte, tenendo fede a quanto anticipato in passato da Kareem Daniel, presidente di Disney Media and Entertainment Distribution, a partire dagli USA, con futuro (ma non dettagliato tempisticamente) arrivo anche in altri mercati, è stato varato un piano di abbonamento con pubblicità per Disney Plus.
Nello specifico, tale piano prevede un esborso mensile pari a 7 dollari e 99 cents, certo più economico di quello base che, ora, infatti, è stato maggiorato del 38%, venendo portato mensilmente da 7.99 a 10.99 dollari (con la conseguenza che l’abbonamento annuale verrà a costare, per 12 mesi, 109.99 dollari). Secondo quanto dettagliato dall’azienda di Topolino, a tali due opzioni principali, con e senza pubblicità, se ne affiancherà anche un’altra, con lo scopo di offrire all’utente una maggior varietà di scelta.
Nello specifico, si tratta della opzione Disney Bundle che comprende anche ESPN+ e Hulu, ovvero le altre piattaforme del gruppo Disney: in questo caso, il Disney Bundle senza pubblicità costerà 9.99 dollari al mese, contro i 12.99 dollari richiesti qualora non si gradissero gli spot.