Bomba: Elon Musk cerca di uscire dall’accordo per comprare Twitter

Secondo il Washington Post Elon Musk starebbe meditando di uscire dall'accordo, firmato a metà Maggio, per acquistare Twitter versando 44 miliardi di dollari.

Bomba: Elon Musk cerca di uscire dall’accordo per comprare Twitter

Twitter, il famoso social del canarino azzurro, nelle scorse ore ha annunciato l’estensione a più utenti di un atteso test in corso da Maggio: ciò nonostante, la piattaforma co-fondata da Jack Dorsey sarebbe finita al centro dell’attenzione per ben altri motivi, tra cui nuovi licenziamenti e il probabile abbandono, da parte di Elon Musk, del proposito di comprare il social californiano. 

Partendo dalla “telenovela” relativa all’acquisizione, come noto, il 4 Aprile il miliardario Elon Musk ha comunicato d’aver acquistato il 9.2% di azioni del social network Twitter: di lì a poco, di fronte alla proposta di sedere nel relativo consiglio d’amministrazione, l’istrionico miliardario ha declinato l’invito e, anzi, il 14 Aprile ha avanzato una proposta di acquisto del 100% del social. Dopo una prima reazione negativa del canarino azzurro, il 24 Aprile vi è stato il closing, col CdA del social che ha approvato la proposta di Musk, di comprare Twitter per 44 miliardi di dollari (che, in seguito, ha trovato modo di mettere assieme), invitando gli azionisti (che dovranno valutare la cosa in seguito) ad accettare l’acquisizione, in quanto vantaggiosa (54.20 dollari per azione, nettamente superiori ai 37 dollari di valore attuale delle azioni della piattaforma). 

Dopo qualche tempo, Musk ha comunicato di aver sospeso il processo di acquisizione, in quanto non convinto delle cifre fornite dalla controparte, secondo cui meno del 5% degli account sarebbe falso o formato da Bot: nello specifico, le perplessità dell’imprenditore di origini sudafricane vanno spiegate col fatto che le entrate della piattaforma derivano dalla pubblicità e che, di conseguenza, con un minor numero di utenti reali, sarebbe meno vasta la platea di bersagli pubblicitari (i bot, come noto, non fanno acquisti). Dopo un combattuto tira e molla, Twitter ha deciso di fornire a Elon Musk i dati richiesti, in forma sempre più approfondita.

Secondo quanto rende noto il Washington Post, che ha citato tre fonti indipendenti, anonime ma a conoscenza dei piani dell’imprenditore che evidentemente non sarebbe in grado di desumere il reale numero di account falsi dalle info ricevute, Musk starebbe cercando di uscire da un accordo reputato ormai scomodo (in passato si era ipotizzato, dopo alcune sue dichiarazioni a una convention tecnologica di Miami, che volesse spuntare uno sconto): a conferma di tale voce di corridoio, il Post riferirebbe che sarebbero cessate le interlocuzioni sul finanziamento dell’acquisizione con i partner dell’iniziativa (il fondo statale del Qatar, il co-fondatore di Oracle, Larry Ellison, l’exchange di criptovalute Binance, le società di venture capital Sequoia Capital e Andreessen Horowitz, etc). 

A questo punto, non è chiaro come Musk possa recedere dall’accordo, se non pagando la penale prevista, pari a 1 miliardo di dollari, anche a fronte del muro contro muro di Twitter che, intenzionata a far rispettare l’accordo firmato, in una teleconferenza con i media, nelle scorse ore, magnificando il suo sistema di rimozione degli account di spam (che sarebbe in grado di falciare 1 milione di account falsi al giorno, nonostante alcune settimane fa si parlasse di mezzo milione), ha ribadito la stima inferiore al 5% degli account fasulli. 

Un’altra grana per Twitter è derivata dal suo reparto risorse umane, che – in linea con altri giganti hi-tech – ha deciso di congelare l’assunzione di nuove figure e talenti, complice la crisi del settore e il periodo di recessione macro-economica: a tal proposito, secondo TechCrunch, Twitter ha licenziato il 30% (non quantificato in cifre assolute) del suo reparto recruiting, con tutti i professionisti coinvolti che saranno lasciati a casa con una buonuscita e i rimanenti che saranno destinati ad altre mansioni.

Passando a notizie meno drammatiche sul conto di Twitter, il social – dopo aver iniziato a testarla con un ristretto numero di utenti in quel di Maggio – negli scorsi giorni (secondo Mashable) ha esteso a più utenti la funzione Circle, che permette di condividere dei contenuti con una ristretta cerchia di utenti che, secondo le FAQ della piattaforma, non possono condividere i tweet della nostra Cerchia sulla timeline pubblica del social, o in una propria Cerchia. 

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